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delitti di mafia

Freddato alla Plaia 33 anni fa: l'arringa della difesa di Enzo Santapaola

Il boss catanese è accusato di essere il mandante dell'omicidio avvenuto nel 1992. La procura ha chiesto, nell'ultima udienza, 30 anni.

Laura Distefano

07 Ottobre 2025, 15:54

17:13

Vincenzo Santapaola

Enzo Santapaola, figlio di Turi, è imputato per omicidio

La difesa insiste: «Enzo Santapaola va assolto». Gli avvocati Valeria Rizzo e Salvatore Pietro Paolo Puglisi, stamattina, hanno discusso la posizione del figlio del defunto Turi Santapaola, accusato a Catania dell’omicidio di Antonino Sciuto avvenuto il 13 luglio 1992. Per i legali le dichiarazioni dei pentiti presentano diverse contraddizioni soprattutto in merito alla individuazione del mandante dell’assassinio. Ed è il ruolo che avrebbe avuto, per la procura, l’imputato che nella sua fedina penale annovera condanne per mafia e altri delitti. La pm Alessandra Tasciotti ha chiesto nei confronti di Santapaola la condanna a 30 anni, la riduzione è frutto della scelta del rito abbreviato. Oltre al nipote del padrino di Catania, sono imputati anche Natale Fascetto, Filippo Branciforte e Natale Di Raimondo. Per i primi due la richiesta di pena è stata 30 anni, per il collaboratore Di Raimondo 4.

Il gup ha rinviato l’udienza al prossimo 24 febbraio 2026. In programma c’è l’arringa dell’avvocato Salvatore Pace, difensore di Fascetto e Branciforte.

L’omicidio

Antonino Sciuto la sera del 13 luglio 1992 fu raggiunto da un colpo di revolver al viale Kennedy a Catania, vicino a un campo di calcio. Un delitto rimasto irrisolto - almeno parzialmente - per oltre trent’anni. Secondo la ricostruzione emersa dalle indagini - e quindi confluite nell’udienza preliminare - Santapaola avrebbe dato l’incarico di uccidere Sciuto al gruppo di Monte Po (guidato da Di Raimondo) e alla squadra di San Giorgio con Umberto Di Fazio, Filippo Branciforte e Natale Salvatore Fascetto. Il movente dell’omicidio però non è stata chiarito del tutto.