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La mobilitazione

Flotilla, gli ultimi attivisti liberati arrivano in Italia: «La mobilitazione continua»

«Giornate dure e tanta violenza gratuita». Tony La Piccirella, uno dei sette attivisti italiani della Global Sumud Flotilla rientrati ieri sera a Roma da Atene: «Provato ciò che subiscono i palestinesi»

Redazione La Sicilia

07 Ottobre 2025, 14:14

«Abbiamo avuto solo un piccolo assaggio di quello che subiscono i palestinesi ogni giorno, ogni ora». Tra abbracci, lacrime di commozione, cori, lo ha detto all’aeroporto di Fiumicino Antonio Tony La Piccirella, uno dei 7 (5 uomini e 2 donne) attivisti italiani della Global Sumud Flotilla rientrati ieri sera a Roma da Atene. Gli altri sono Adriano Veneziani, Gessica Lastrucci, Giorgio Patti, Federica Frascà, Marco Orefice e Andrea Sebastiano Tribulato.

Tutti accolti calorosamente da oltre un centinaio tra familiari, amici ed attivisti. «Questo è solo l’inizio - ha proseguito -. Siamo voluti rimanere il più possibile, visto che non possiamo raggiungere la Palestina e che non c’è almeno il rispetto del diritto internazionale e della dignità umana minima: abbiamo quindi rifiutato il rimpatrio volontario perché non c’è nulla di volontario in quello che è successo. Siamo stati sequestrati in mare aperto, in acque internazionali dove Israele non ha alcuna autorità».

Intanto continua la mobilitazione. «L’8 ottobre sarà la data prevista dell’intercettamento. Chiamiamo tutte e tutti ad attivarsi per scendere in piazza e scioperare». L’invito, rivolto a quanti sono scesi in piazza nelle scorse settimane, è stato lanciato dalla delegazione della nave Conscience della Freedom Flotilla Coalition, diretta verso Gaza, e sulla quale viaggia anche il medico trentino Riccardo Corradini, 32 anni, il primo e unico studente ad aver fatto l’Erasmus a Gaza nel 2019. Dalla sua storia è stato tratto anche il film «Erasmus in Gaza», di Matteo Delbò e Chiara Avesani.

«Siamo una nave di 70 metri, con circa cento persone di equipaggio da 25 Paesi di tutto il mondo», spiega Corradini in un video diffuso sul suo canale Youtube. «Stiamo portando non solo cibo, ma anche farmaci salvavita, necessari per il genocidio che sta avvenendo ormai da quasi due anni in Palestina e a Gaza. Ci tenevamo a ringraziare tutti e tutte per le piazze, i cortei e le manifestazioni che ci sono state. Sono indispensabili per proseguire la nostra azione e poter mantenere l’attenzione su quanto sta accadendo tuttora all’interno della Striscia di Gaza». Dal team a bordo della Conscience, determinato ad arrivare a Gaza, l’invito è quello di «essere pronto ad una nuova mobilitazione in caso di intercettamento» della nave da parte di Israele.