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arte

Grande successo in Giappone per il Duo Pappalardo Fiumara – Potenza, con la partecipazione del violinista Riccardo Obiso

Applausi, incontri istituzionali e un pubblico entusiasta per la tournée che ha portato la musica italiana nel cuore del Sol Levante

Fabio Russello

06 Novembre 2025, 16:58

Si è conclusa con straordinario successo la tournée in Giappone che ha visto protagonisti i pianisti Gianfranco Pappalardo Fiumara e Giulio Potenza, applauditi interpreti in una serie di concerti che hanno riscosso unanimi consensi di pubblico e di critica.
Le esibizioni del duo si sono tenute in prestigiose sedi, tra cui la Munetsugu Hall di Nagoya e l’Auditorium Asake Plaza, culminando nell’ultimo concerto che ha visto la partecipazione straordinaria del violinista Riccardo Obiso, a suggellare un percorso musicale intenso e vibrante.

Il pubblico giapponese, numeroso e caloroso, ha tributato ai due artisti una lunga serie di applausi, richieste di bis e autografi, in un clima di autentica ammirazione per l’arte italiana. Non sono mancati momenti di incontro con autorità locali, rappresentanti istituzionali e membri di associazioni culturali nipponiche, che hanno voluto celebrare il legame culturale e musicale tra Italia e Giappone.

I due pianisti hanno risposto ad alcune domande che hanno toccato temi profondi: il dialogo culturale tra Oriente e Occidente, l’esperienza di vita in Giappone e la riflessione spirituale nata dal contatto con i luoghi sacri del Paese.

Qual è, secondo voi, il rapporto tra la cultura asiatica e la cultura italiana, e in che modo il pubblico giapponese accoglie la musica classica europea?

Gianfranco Pappalardo Fiumara:
«La cultura asiatica, e quella giapponese in particolare, manifesta una straordinaria attenzione verso l’arte occidentale. Ciò che colpisce è la profonda disciplina, la concentrazione e il rispetto quasi sacrale con cui il pubblico vive il concerto. È una lezione per tutti noi: l’ascolto diventa un atto spirituale, un momento di comunione tra interprete e spettatore. La musica italiana è percepita con un affetto particolare, come una lingua dell’anima, capace di toccare corde universali.»

Giulio Potenza:
«Sì, è vero: esiste una forte curiosità per la nostra tradizione musicale, ma anche un desiderio di comprendere la dimensione umana che c’è dietro l’esecuzione. Il pubblico giapponese non applaude solo la bravura, ma l’autenticità dell’artista. È un dialogo silenzioso ma potentissimo.»

Com’è stato vivere in Giappone per quindici giorni? Cosa vi ha colpito maggiormente di questo Paese?

Pappalardo Fiumara:
«Il Giappone è un mondo che sorprende in ogni istante: la precisione, la gentilezza, la cura dei dettagli fanno parte della quotidianità. Ci siamo sentiti accolti con un calore inaspettato. Tutto è scandito da un senso profondo di armonia, dal modo di salutare a quello di organizzare un concerto. È stata un’esperienza umanamente intensa, che ci ha arricchiti anche sul piano personale.»

Potenza:
«Vivendo ogni giorno immersi nella cultura giapponese, si comprende quanto la bellezza sia un valore condiviso. La natura è ovunque, anche nelle grandi città. I ciliegi, i giardini, i templi: tutto parla di equilibrio. Questa armonia ha influenzato anche il nostro modo di suonare, rendendo il suono più meditativo, più rispettoso dei silenzi.»


Avete avuto modo di visitare alcuni luoghi simbolici come il Tempio di Nara o il Santuario di Ise. Che significato ha avuto per voi questo contatto con la spiritualità giapponese?

Pappalardo Fiumara:
«Visitare il Tempio di Nara è stato un momento di grande emozione. La presenza dei cervi, la quiete del luogo, la sensazione di essere in un tempo sospeso… Tutto questo comunica un senso di rispetto verso la vita e la natura. Anche nel suonare, dopo un’esperienza simile, si avverte un diverso respiro, una diversa consapevolezza del suono.»

Potenza:
«Il Santuario di Ise, con la sua architettura essenziale e il silenzio che lo avvolge, ci ha offerto un’occasione di riflessione profonda. È come se la spiritualità giapponese trovasse un’eco naturale nella musica classica: entrambe cercano la purezza, la verità, la semplicità assoluta. È un insegnamento che porteremo con noi.»

La tournée si è conclusa tra applausi e riconoscimenti, confermando il Duo Pappalardo Fiumara – Potenza come una delle realtà più interessanti del panorama pianistico internazionale.
Un ponte ideale tra Italia e Giappone, tra arte e spiritualità, tra due culture che, pur lontane, si riconoscono nella stessa universale lingua della musica.
Si potrà avere l' occasione di ascoltare il duo al Teatro Massimo di Palermo il 30 novembre in un concerto dedicato alla pace nel mondo.