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San Cristoforo, la cassaforte dei narcos: trovato un deposito di 30 chili di droga
I poliziotti hanno fatto irruzione in un garage dove hanno scovato una riserva di marijuana del valore di 300.000 euro
La cassaforte dei narcos catanesi è diventata San Cristoforo. La Polizia ha trovato un deposito di droga allestito in via Viadotto all'interno di un garage. Gli agenti stavano operando per un’attività di controllo del territorio quando si sono insospettiti dal via vai che c'era attorno al box auto. E, avevano ragione, perché all'interno c'era marijuana per 300.000 euro. L'operazione della squadra Volanti si è conclusa con l'arresto di un catanese di 45 anni per traffico di sostanze stupefacenti.
La droga di 30 chili, del tipo marijuana, era custodita in buste sottovuoto da circa 1 kg ciascuna.
Gli agenti hanno guardato all'interno del garage lasciato con la saracinesca aperta. Pochi istanti dopo i poliziotti hanno notato uscire un’autovettura che è stata immediatamente fermata. Il 45enne, conducente dell’auto, ha aperto il portabagagli, dove sono state trovate cinque grosse buste contenenti sostanza stupefacente presumibilmente del tipo marijuana, per un peso complessivo di oltre 5,5 kg.
A quel punto i poliziotti hanno perquisito anche il garage, che era stato trasformato in un vero e proprio deposito per lo stoccaggio e il confezionamento delle dosi di droga. Nello specifico sono state rinvenute 22 buste, contenenti quasi 24 chilogrammi di droga e materiale per il confezionamento.
I poliziotti hanno trovato anche 150 buste in plastica vuote, con alcuni residui di erba e cocaina al loro interno, identiche a quelle rinvenute con la droga, elemento che fa presumere che il giro d’affari illegale potesse superare il milione e mezzo di euro. Dagli accertamenti effettuati nell’immediatezza è emerso che il 45enne, pur non essendo il proprietario del deposito, ne era l’effettivo utilizzatore. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per effettuare i rilievi, utili a risalire all’identità di eventuali complici. La caccia ai "custodi" della droga è appena cominciata.
