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Tribuna stampa

Inter e Roma sono le certezze, Milan, Juve e Napoli sono punti interrogativi

Alfredo Pedullà

09 Novembre 2025, 22:56

Inter e Roma sono le certezze, Milan, Juve e Napoli sono punti interrogativi

Antonio Conte

Andiamo alla pausa con l’Inter che riprende la vetta, sia pure in condominio con la Roma. Non è poco, se consideriamo le paturnie iniziali, le difficoltà di Chivu e le tre sconfitte in campionato. Lautaro e Bonny sbrigano la pratica Lazio, i giri del motore aumentano rispetto a qualche prestazione non esaltante. L’Inter non sbaglia dopo i passaggi a vuoto di troppe big, numerose crepe nel palazzo della Serie A.

La sosta in arrivo sarà proficua per tutti. Il Napoli che sbanda a Bologna non soltanto esalta il meraviglioso Bologna griffato Italiano, ma soprattutto conferma come la formula Conte sia entrata in un frullatore senza idee e gioco. La squadra non produce, concede, sbanda, si guarda allo specchio come se avesse la pancia piena. Pericolosa avvisaglia, pesantissime le dichiarazioni di Conte che vede un Napoli lontano anni luce dalla sua filosofia.

La Roma che smonta l’Udinese è un capolavoro di Gasperini, ben oltre le difficoltà figlie dell’emergenza (anche Dovbyk ko), a conferma che l’allenatore ha sempre un ruolo fondamentale nel destino di un club. E Gasp sta lasciando traccia, se lo aiuteranno sul mercato di gennaio la Roma si divertirà fino in fondo. Un po’ meno il suo erede Juric a Bergamo, ormai sul filo dell’esonero con l’ex viola Palladino pronto a subentrare.

Milan e Juventus escono dal doppio anticipo di sabato con qualche robusto punto di domanda. Il Milan domina per mezz’ora abbondante a Parma, poi si butta via come una squadra di principianti o di sprovveduti. Imperdonabile la dormita di Estupinan che non permette ai rossoneri di andare al riposo con due gol di vantaggio. Anche i bambini sanno che gli episodi fanno la differenza in modo sostanziale, basta un colpo di vento per cambiare la velocità di crociera, a maggior ragione se a bordo non tutti hanno la stessa attenzione e la medesima meticolosità.

Allegri dovrà lavorare nella sosta per entrare bene e meglio nella testa di chi pensa di essere superficiale piuttosto che in uni dei club più importanti al mondo. Bisogna lavorare parecchio sulla mentalità, quando sei più forte devi martellare e giocare per chiudere le partite piuttosto che gestirle.

Il Milan ha la zona Champions come obiettivo minimo, sette punti su nove lasciati tra Cremonese, Pisa e Parma sono un inconcepibile cadeau che potrebbe costare caro nei giorni del riepilogo.

La Juventus non può essere a immagine e somiglianza di Luciano Spalletti dopo meno di due settimane. Eppure qualcosa di costruttivo si nota, dell’esordio di Cremonese ai successivi più impegno. Manovra più fluida, ricerca di profondità, il quiz Koopmeiners sistemato (da centrale mancino di costruzione funziona). Però, senza troppi giri di parole sarebbe il caso di dire che la pericolosità della manovra passa spesso attraverso le corsie esterne, non essendoci in mezzo al campo un fine dicitore capace di verticalizzare. Il derby con il Torino senza raccolto pieno manda Spalletti alla pausa con la prospettiva di poter varare presto il 4-3-3, a maggior ragione quando Zhegrova - in crescita - sarà a pieno regime. Per un centrocampo più forte bisogna avere pazienza e aspettare il mercato.