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SERIE A

Berardi-show e Pinamonti firmano il 3-0: il Sassuolo gela l'Atalanta, Juric fischiato (rischia la panchina)

I nerazzurri dopo la bella vittoria di Marsiglia raccolgono una brutta sconfitta casalinga e restano a quota 13 punti dopo 11 giornate

Redazione La Sicilia

09 Novembre 2025, 17:13

Berardi-show e Pinamonti firmano il 3-0: il Sassuolo gela l'Atalanta, Juric fischiato (rischia la panchina)

Berardi apre e chiude la partita, Pinamonti si procura il rigore che sblocca il risultato e poi firma il raddoppio. Il Sassuolo, reduce da appena quattro punti nelle precedenti quattro gare, gioca un brutto scherzo all’Atalanta, fresca della brillante vittoria a Marsiglia ma in campionato apparsa involuta e distratta.

La squadra di Juric, all’uscita dal campo, è stata fischiata e dalla Curva Nord invitata a «tirare fuori i c...i», ricevendo però anche applausi d’incoraggiamento. Resta il dato: seconda sconfitta consecutiva dopo Udine e classifica ferma a 13 punti in 11 giornate, segnali di una crisi conclamata.

Prima frazione dal ritmo blando e dal gioco spezzettato: i padroni di casa sciupano un’occasione per passare avanti e vengono puniti dagli emiliani. Al 9' Lookman, su traversone di Bellanova, calcia di destro ma trova la respinta col volto di Idzes. Al 29' l’episodio che cambia l’inerzia di una gara fin lì nervosa e noiosa: il lancio di Thorstvedt coglie Hien alle spalle, Pinamonti anticipa tutti e Carnesecchi lo stende per evitare il gol. Dal dischetto, Berardi firma il vantaggio con un mancino spiazzante.

La reazione bergamasca è timida: al 41' Pasalic di testa, su cross di Zappacosta sul secondo palo, non inquadra la porta. È anzi il Sassuolo a sfiorare il raddoppio al 46': Berardi in verticale per Fadera, ma l’ex Como spara alto. Al 49' solo deboli proteste nerazzurre per un contatto tra Idzes e Zappacosta, con il difensore che appoggia appena la mano sulla schiena dell’avversario.

In avvio di ripresa l’Atalanta affonda: errore in uscita di Zappacosta, Berardi recupera e serve Pinamonti, che dal cuore dell’area firma il 2-0. Al 6' Muric è reattivo e devia in angolo sul tentativo di Lookman, innescato ancora da Zappacosta. Juric, che all’intervallo aveva inserito De Ketelaere e Djimsiti per Ederson e Kossounou arretrando Samardzic in mediana, dopo 13' richiama anche Krstovic per dare spazio a Scamacca; tre minuti prima lo stesso Krstovic aveva sprecato di sinistro su invito di Zappacosta. Il Sassuolo, però, la chiude: Thorstvedt vede il corridoio centrale e pesca Berardi in campo aperto, il capitano buca la retroguardia di casa e sigla al 21' la doppietta personale.

La reazione orobica è quasi nulla: nel finale Zalewski apre troppo il destro dall’area e sfiora il palo lontano. Si conclude con un successo netto del Sassuolo, che risale in classifica e si porta a ridosso della zona Europa.

Le interviste

«La responsabilità è sempre dell’allenatore, sia nel bene che nel male. Sia i giocatori che io, davanti ai tifosi, abbiamo riconosciuto di non essere stati all’altezza». Così Ivan Juric a commento della sconfitta per 3-0 col Sassuolo che lascia l’Atalanta a soli 13 punti dopo 11 giornate. «Si vede che non ho preparato bene la partita e non ho trasmesso ai giocatori quello che avrei dovuto. Quando li vedo abbassare il livello dal Marsiglia al Sassuolo, mi disturba emotivamente. A campo aperto non è come con le squadre che si chiudono, contro le quali bisogna giocare meglio tecnicamente e stare concentrati», prosegue l’allenatore nerazzurro.

Circa le voci su un avvicendamento in panchina, Juric è netto: «Non sono assolutamente preoccupato. Mercoledì sera eravamo entusiasti per la vittoria di Marsiglia, c'era la sensazione di poter battagliare con chiunque. Adesso le sensazioni sono opposte. Non ho ancora parlato con nessuno della società». Sui cori "Tirate fuori i co...ni" a fine partita dalla Curva Nord, il tecnico croato dà ragione ai tifosi: «La prestazione è stata da fischiare, loro ci hanno appoggiato fino alla fine e poi ci hanno fischiato».

E ancora, sulla differenza di prestazione tra la Champions e il campionato: «E' difficile spiegarla anche per me, sia di squadra che individualmente. Contro il Marsiglia è stata una botta di adrenalina, stavolta non abbiamo riconosciuto bene la partita - ammette Juric -. I giocatori del Sassuolo erano molto bassi e bisognava muovere molto più velocemente la palla». Infine, sul problema del gol, coi soli tre segnati nelle ultime 6 giornate: «Krstovic fa tante cose positive ma in questo momento non riesce a fare gol. Scamacca ha avuto 35 minuti tirando in porta senza trovare la mira. Quando non fai gol, diventa dura e difficile», chiude l’allenatore dei bergamaschi.