Calcio, qualificazioni mondiali
L'Italia dei centravanti punta i fari su Pio Esposito
Martedì a Udine contro Israele il talentino azzurro potrebbe diventare decisivo. Anche l'ex ct Spalletti lo lancia

Gli azzurri esultano dopo il successo sull'Estonia
Nel momento più delicato della storia recente azzurra tutti i centravanti vanno a segno. L’Italia che prepara la sfida complicata – sotto tutti i punti di vista – con Israele può contare sui numeri nove. I millennial Kean e Pio Esposito, il classe '99 Retegui. Tutti con un’età che permette progressi e adattamenti in campo internazionale.
L’Italia dei tre centravanti - tutti in gol a Tallinn - sta riacquistando fiducia in se stessa. Ma sa anche che il confronto con la Norvegia macchina da gol (29 reti fatte in sei partite, come nessuna nazionale nelle qualificazioni ai Mondiali) è in questo momento impari: l'obiettivo è dunque il secondo posto e il play off, strada stretta verso la Coppa del Mondo 2026.
Pio Esposito ha solo 20 anni. «Mi ricorda Bobo Vieri - dice dal Festival di Trento l’ex ct Luciano Spalletti - ti dà la convinzione che avremo presto un padrone dell’area di rigore, ha qualità tecniche importanti, avete visto il gol all’Estonia? Ricorda Vieri per il tiro, i movimenti e pure perché qualsiasi cosa gli tiri addosso te la rimanda indietro pulita». Di testa a posto ha parlato invece Gattuso, che al giovane centravanti Inter è intenzionato a dare spazio, con misura.
La formula del doppio centravanti ha finora premiato il ct, e nell’ultima rifinitura si definirà l’Italia per martedì. La tensione attorno alla sfida a Israele resta alta, attorno allo stadio la cui capienza sarà ridotta a circa 16 mila spettatori (finora venduti 8 mila biglietti); dentro, sul campo, la pesante sconfitta di Israele in Norvegia ha ridotto le ambizioni della squada di Ben Shimon. Ma Gattuso, che dovrà rinunciare allo squalificato Bastoni in difesa, ha bene in mente le difficoltà - soprattutto difensive - dell’andata con gli israeliani, e ribadirà ai suoi azzurri di non scherzare sul fuoco. E di fornire un’altra prova di maturità.