Solidarietà
Gaza, il Cus Catania apre le porte ai cittadini palestinesi
Il Centro Universitario Sportivo etneo accoglierà gratuitamente nei propri impianti gli sportivi e gli studenti universitari palestinesi

L'impianto d'atletica del Cus Catania
Il Consiglio direttivo del Centro Universitario Sportivo (Cus) di Catania ha approvato la proposta del presidente, Massimo Oliveri, di mettere a disposizione degli sportivi e degli studenti universitari palestinesi gli impianti gestiti dall’ente: la Cittadella, il PalaArcidiacono e il Centro nautico remiero al porto. Gli interessati potranno allenarsi gratuitamente e con la massima riservatezza.
«L’aiuto messo a disposizione dalla comunità sportiva del Cus Catania – si legge in una nota – è il segnale per dire ‘basta’ alla guerra che, incurante dei diritti umani, del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, riconosciuto dal diritto internazionale e menzionato in numerose risoluzioni delle Nazioni Unite, deve cessare con urgenza». Nell’annunciare l’iniziativa, il Cus Catania sottolinea di condividere la posizione dell’Università del capoluogo etneo che, in Senato accademico, ha approvato la “mozione per la pace” e, prosegue il comunicato, «nel suo ruolo etico e sportivo, condanna il genocidio commesso ad opera dei militari israeliani ponendosi a difesa delle popolazioni colpite nella Striscia di Gaza e, nell’esprimere solidarietà, si appella al prezioso e fondamentale operato delle missioni umanitarie affinché possano alleviare le disumane sofferenze di cui il popolo palestinese è vittima».
«Come rappresentate e promotore dello sport universitario e non solo – conclude la nota – il Cus Catania ha il compito di formare donne e uomini che facciano dei valori dello sport un metodo culturale di vita per orientare le qualità umane al rispetto dei diritti ed è pertanto che il Centro universitario sportivo etneo si riconosce nei principi fondamentali della pace, della giustizia, della solidarietà e della tutela dei diritti umani, che oggi più che mai sono minacciati».