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"La sicurezza non è un costo, ma protezione reale"

I consigli di Manuelmarco Migliorisi di IT 3EMME sulla cybersecurity

Redazione La Sicilia

29 Novembre 2025, 15:28

"La sicurezza non è un costo, ma protezione reale"

egli ultimi anni la tecnologia è avanzata più velocemente di quanto molte imprese siano riuscite a seguirla. L’Intelligenza artificiale, il cloud, l’interconnessione dei sistemi e attacchi informatici sempre più sofisticati hanno trasformato la sicurezza digitale in un pilastro strategico per la continuità operativa. Chi lavora ogni giorno nel settore percepisce chiaramente questo cambiamento, perché la complessità delle minacce cresce costantemente.
«Oggi la cybersecurity non è più un’opzione. È una responsabilità», afferma il dott. Manuelmarco Migliorisi (nella foto sotto), titolare di IT 3EMME Soluzioni Informatiche, che quotidianamente gestisce reti, server, firewall, infrastrutture critiche e sistemi di backup per aziende e professionisti.

Sul tema AI, Migliorisi mantiene una posizione chiara e prudente. «L’Intelligenza artificiale può analizzare dati, riconoscere anomalie e automatizzare processi, ma non potrà mai sostituire competenza ed esperienza». La tendenza a delegare attività cruciali solo alla tecnologia lo preoccupa, soprattutto nel contesto della sicurezza. «La tecnologia non è infallibile, soprattutto quando non è compresa a fondo. L’AI deve essere uno strumento, non un pilota automatico». Per questo ripete che il controllo umano resta imprescindibile: «L’AI supporta, ma non decide al posto nostro». Nei suoi contenuti online Migliorisi insiste su questi punti, invitando imprenditori e professionisti a seguirlo sui social per migliorare la propria consapevolezza digitale e comprendere i rischi del mondo informatico.

Uno dei problemi principali riguarda la distanza tra il livello delle minacce e la consapevolezza delle aziende, in particolare delle Pmi, che spesso considerano la sicurezza un costo invece che una protezione del proprio futuro. Migliorisi lo ribadisce: «Firewall professionali, segmentazione della rete, autenticazione a più fattori e monitoraggio costante non sono più un plus, ma il minimo indispensabile». E quando si verifica un attacco, le conseguenze vanno oltre il guasto tecnico: «Significano fermo lavorativo, perdita di dati, danni economici e fiducia compromessa». Per evitare questi scenari, sottolinea l’importanza di una strategia basata sulle tre colonne portanti della sicurezza: «Prevenzione, protezione e risposta. Senza queste tre componenti un’azienda resta esposta».

Tra gli elementi più sottovalutati, Migliorisi indica il backup: «L’assicurazione digitale dell’azienda», afferma. La sua esperienza mostra che molte realtà scoprono troppo tardi di avere un backup incompleto, non verificato o inutilizzabile. Un sistema davvero efficace deve essere locale e cloud, programmato e controllato con regolarità. «Il backup è ciò che permette a un’azienda di rialzarsi dopo un attacco o un errore umano. Senza un backup funzionante non si riparte».

La visione di Migliorisi resta coerente: la tecnologia corre veloce, ma non significa che le aziende possano lasciarsi trascinare senza comprendere i passi da compiere. La sicurezza informatica richiede metodo, responsabilità e consapevolezza, elementi che secondo Migliorisi rappresentano il vero valore aggiunto di un professionista. La sua missione: proteggere, prevenire e garantire sicurezza alle aziende, oggi e soprattutto domani. «Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia corre, ma non possiamo correre senza una direzione chiara». L’AI potrà anche offrire un supporto prezioso, ma solo se viene usata con prudenza e sempre affiancata dall’esperienza umana.