Governo
Manovra, il voto in Senato sulla fiducia: tolte cinque norme controverse
Dagli sconti sugli arretrati per datori di lavoro sottopaganti alle norme su porte girevoli
Sono iniziate in Aula al Senato le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal governo alla manovra. Il via libera è atteso in giornata; successivamente il provvedimento passerà all’esame della Camera. La commissione Bilancio di Palazzo Madama ha stralciato dal maxi-emendamento cinque disposizioni: la norma che permetteva agli imprenditori condannati per aver sottopagato i dipendenti, ma conformi agli standard di alcuni contratti collettivi, di non corrispondere gli arretrati; due interventi sul fenomeno delle porte girevoli nella pubblica amministrazione; una misura relativa alla disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati; e un’altra sulla revisione delle regole del personale della Covip.
Sarà inoltre riformulato e riportato nella versione originaria un comma che aveva recepito un emendamento del Partito Democratico per l’istituzione di un fondo destinato a promuovere attività formative volte a rafforzare il dialogo interculturale e a contrastare l’antisemitismo.
Nel maxi-emendamento alla manovra attualmente in esame in Commissione Bilancio del Senato, a quanto si apprende, non ci sarebbe la norma riguardante lo spoil system per le Authority.
