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Attualità

Schininà (Pd): "Niente fondi per la legge su Ibla, un'assurdità"

Il segretario cittadino stigmatizza le scelte del governo regionale e chiede soluzioni

18 Novembre 2025, 12:32

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Il segretario cittadino del Pd di Ragusa Riccardo Schininà

“Non ci sono fondi per Ibla nel disegno di legge finanziaria che verrà discusso all’Ars a partire dal prossimo dicembre”. Lo denuncia il circolo del Partito Democratico di Ragusa tramite il proprio segretario Riccardo Schininà all’indomani della Direzione cittadina svoltasi alla presenza dell’on. Nello Dipasquale che ha illustrato agli iscritti i numerosi emendamenti alla manovra finanziaria preparati per essere presentati in queste ore.

“Abbiamo appreso dal nostro deputato regionale – spiega Schininà – che nella manovra del governo Schifani non risulta il rifinanziamento della legge 61/81, la cosiddetta legge su Ibla, il cui padre nobile fu l’onorevole Giorgio Chessari. È stata la più importante misura di rigenerazione urbana della storia di Ragusa perché grazie a una visione politica lungimirante e all’impegno di ingenti risorse regionali, Ibla è tornata ad essere il cuore culturale e identitario della città. È pertanto fondamentale che questa misura, che negli anni ha subito un graduale depotenziamento per scelta politica, venga rifinanziata adeguatamente per garantirne la funzione di traino della valorizzazione del nostro territorio”.

“Sotto i governi Musumeci e Schifani – prosegue il segretario dem – la legge ha subito un definanziamento evidente, che ha di fatto svuotato uno strumento che per decenni aveva garantito tutela, sviluppo e investimenti strutturali per Ragusa. Il Partito Democratico ha sempre difeso la legge 61/81 e continuerà a farlo. Proprio oggi l’on. Dipasquale depositerà un emendamento mirato a ottenere per Ibla il rifinanziamento integrale della norma: 5 milioni di euro”.

“È scandaloso – commenta Schininà – che nella manovra che andrà in discussione nei prossimi giorni non esista più un capitolo dedicato alla legge. Siamo passati dal milione e mezzo di euro degli ultimi anni, cifra già esigua, a zero euro: questo è il risultato evidente di un’amministrazione cittadina che non ha saputo difendere gli interessi di Ragusa. Prima, da civico, il sindaco Cassì non aveva l’autorevolezza per far sentire la propria voce a Palermo, come abbiamo più volte evidenziato a quel tempo. Oggi, da sindaco di Forza Italia e collega di partito del Presidente della Regione, è in grado di avanzare giuste e legittime pretese per la città che amministra? La scelta di Cassì di entrare in un partito, dopo anni di delegittimazione dei partiti, non è forse stata giustificata dalla volontà di fare gli interessi di Ragusa e non i propri? Se è così, la difesa della legge su Ibla è un’ottima occasione per dimostrarlo. Ragusa merita risorse adeguate e impegno istituzionale, non allineamento silenzioso a scelte che ne penalizzano il futuro”, conclude il segretrario.