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Ars, l’ultimo trend: addio alle sagre ora nella “tabella” è padel-mania

Manovra quater, oggi il ddl arriva in Aula. Dalle mance ai fondi agli impianti: ecco l’elenco

Accursio Sabella

07 Ottobre 2025, 00:01

Ars, l’ultimo trend: addio alle sagre ora nella “tabella” è padel-mania

Niente sagre? Poco male, viva il padel. È la svolta dei deputati dell’Ars che hanno incassato sportivamente lo stop ricevuto da Renato Schifani a mance e prebende destinate a feste, carnevali e bicchierate. Oltre 2,7 milioni, questa la cifra stanziata per i contributi previsti nella tabella allegata alla manovra quater. Un testo che oggi approda a Sala d’Ercole dove potrebbero manifestarsi i segni delle tensioni legate sulle ultime nomine in sanità, con la ferma opposizione di Fratelli d’Italia.

E così, la partita si sposta tra i banchi. Dove si proverà a trasformare il piccolo centro di Castronovo, in una delle capitali dello sport siciliano. Nel comune di circa 2.700 abitanti, pioveranno infatti 150mila euro per lo sport. Soldi che serviranno per la realizzazione di nuovi impianti, come vuole Roberto Di Mauro dell’Mpa (contributo di 70mila euro), e anche un bel campo di padel: 80mila euro ottenuti dal capogruppo di FdI, Giorgio Assenza. Ma la moda delle racchette senza corde ormai invade la Sicilia. Al punto che nella manovrina si rintracciano altri finanziamenti destinati a questo sport: un campo da padel sorgerà infatti a Butera, grazie a un contributo da 50mila euro richiesto dal meloniano Totò Scuvera e un altro verrà realizzato ad Altofonte grazie a un contributo da 80mila euro ottenuto dall’assessore di Forza Italia, Edy Tamajo.

Ma tutti i gruppi di maggioranza si sono dedicati alla “pratica sportiva” in occasione di questa manovra. Sud Chiama Nord, ad esempio, ha ottenuto 50mila euro per i piloni dell’illuminazione di un campo di calcio a Limina (Cateno De Luca). La bellezza di 400mila euro per gli impianti sportivi andranno al comune di Melilli, grazie a Giuseppe Carta, primo firmatario in quota Mpa. Che ha portato a casa anche 50mila euro per la ristrutturazione di un campetto di calcio a 5 ad Aci Catena (Ludovico Balsamo) e la stessa cifra per l’illuminazione di impianti sportivi a Casteltermini (ancora Di Mauro). La Lega, col capogruppo Salvo Geraci, ha ottenuto ben 250mila euro per la nuova tribuna dello stadio di Serradifalco, oltre a 45mila euro per gli impianti sportivi di Montemaggiore Belsito (Pippo Laccoto) e altrettanti per gli spogliatoi dei campi di calcetto e tennis a Scillato (sempre Laccoto), i 50mila euro per la manutenzione della piscina di Castell’Umberto (Geraci) e i 70mila per il campetto comunale di Santa Ninfa (Luca Sammartino).

L’elenco più numeroso degli interventi porta la firma di FdI: 150mila euro per il campo di calcetto di Paceco, nel Trapanese, primo firmatario il vice capogruppo Giuseppe Bica, altri 80mila euro per la riparazione di un campo di calcetto ad Agrigento (il capogruppo Assenza con l’assessora Giusi Savarino), per riqualificazioni varie di impianti e campi di calcetto ecco 60mila euro a Pedara (Dario Daidone), 50mila a Petralia Sottana (Assenza in tandem con Fabrizio Ferrara), a San Giovanni La Punta (Giuseppe Zitelli), a Caltanissetta (Scuvera) e a Gela dove i soldi serviranno per la raccolta dei residui del campo di tiro a volo. Da Forza Italia, ecco 50mila euro per una pista da skateboard a Pollina, per interventi vari nel palazzetto dello sport di Misilmeri (entrambi di Gaspare Vitrano) e 200mila ottenuti da Luisa Lantieri per la manutenzione dell’impianto di atletica di Enna. Ma il “colpo grosso” lo ha fatto Marco Intravaia che ha portato a Capofelice di Roccella mezzo milione per i lavori di completamento del campo sportivo. La Dc, invece, sembra meno interessata allo sport: spuntano solo i 30mila euro che il presidente della commissione Affari istituzionali, Ignazio Abbate, farà arrivare a Raddusa per la riqualificazione del campo sportivo.

«Questa non è più l’Ars, ma un consiglio comunale – commenta il coordinatore siciliano del M5S, Nuccio Di Paola – noi abbiamo abbandonato la commissione bilancio e in Aula daremo battaglia articolo per articolo. Non siamo di fronte a una variazione, ma a una lista della spesa dei deputati della maggioranza». Per Ismaele La Vardera, «le marchette si sono trasformate da sagre e festini, a iniziative sportive di dubbio interesse a vantaggio di pochi. Nonostante il tentativo di rendere più “potabili” i contributi poco cambia. Rivendico con orgoglio che anche in questa finanziaria non sono sceso a compromessi con la maggioranza, rifiutando i 300mila euro della famosa quota, che tutti dicono non esserci più, ma che nella sostanza c’è eccome».