La proposta
Voto diretto per il sindaco metropolitano di Catania, modifica nello statuto proposta da Forza Italia
La proposta presentata dal capogruppo di Forza Italia in consiglio provinciale e sottoscritta da sette sindaci punta a scalzare Enrico Trantino e tornare all'elezione diretta. Ma la parola adesso passa all'Ars

Enrico Trantino, sindaco di Catania
Nel nuovo Statuto della Città metropolitana di Catania è stata inserita, per la prima volta in Italia, una norma che rappresenta il primo passo per ripristinare l’elezione diretta del sindaco metropolitano. La modifica è il risultato dell’approvazione di un emendamento predisposto dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio provinciale, Ninni Anzalone, e presentato dai sindaci etnei del partito.
Il via libera è arrivato dall’Assemblea dei sindaci della Città metropolitana. La proposta, firmata dai primi cittadini Marco Corsaro (Misterbianco), Roberto Barbagallo (Acireale), Concetto Stagnitti (Castiglione di Sicilia), Angelo Torrisi (Fiumefreddo di Sicilia), Angelo Pulvirenti (Nicolosi), Pino Firrarello (Bronte) e Salvatore Faro (Viagrande), è stata approvata con 26 voti favorevoli espressi dai sindaci di centrodestra e quattro astensioni. L’intervento recepisce le sentenze della Corte costituzionale che hanno dichiarato incostituzionale la coincidenza tra il sindaco del Comune capoluogo e il sindaco metropolitano.
Il testo dello Statuto, nel suo complesso, è stato successivamente approvato all’unanimità. «Con l’ok all’emendamento di Forza Italia – spiega il capogruppo FI Ninni Anzalone, estensore dell’emendamento – Catania diventa apripista in Italia per archiviare finalmente la governance di secondo livello per le ex Province. Questa è la battaglia di Forza Italia e del centrodestra per porre rimedio ai danni della legge Delrio e delle riforme di Crocetta. Ora la palla passa all’Ars che, ai sensi proprio della legge Delrio, può subito dare seguito al nostro nuovo Statuto legiferando in tal senso. Il nostro emendamento – prosegue l’azzurro – interviene in maniera chiara: come indicato dalla Corte Costituzionale, vengono separate le figure del sindaco di Catania da quella del sindaco metropolitano, quella sovrapposizione che oggi limita l’efficacia amministrativa del ruolo. A Palazzo dei Normanni il compito di stabilire il sistema elettorale».
Soddisfazione anche da parte dell’eurodeputato Marco Falcone, segretario provinciale di Forza Italia a Catania: «Rivolgo un apprezzamento al lavoro della squadra di Forza Italia nella città metropolitana di Catania per l’impegno a superare un sistema che non funziona e che ha indebolito rappresentatività democratica e capacità operativa delle ex Province. Siamo da sempre per l’elezione diretta di sindaco metropolitano e dei consiglieri provinciali, lavoriamo con i nostri rappresentanti nelle istituzioni per raggiungere l’obiettivo e ridare parola alla gente». Il nuovo articolo 17 dello Statuto della Città metropolitana di Catania stabilisce: «Il Sindaco metropolitano è di diritto il sindaco del comune capoluogo, salvo procedere all’elezione diretta del sindaco metropolitano e del consiglio metropolitano, con il sistema elettorale che sarà determinato con legge regionale».