Consiglio comunale
Ok al rendiconto, il Comune è più ricco
Migliora la situazione delle casse pubbliche. Esultano giunta e maggioranza di centrodestra. Critiche dall’opposizione: «I numeri sono positivi? Intanto i cittadini vivono costantemente nel degrado»

Un fotofinish fatto di allori e qualche spina, per il Rendiconto di gestione 2024, approvato a tempo quasi scaduto con 21 sì e tre astensioni. Il ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile snocciola la miglior lista della spesa (e dell’entrata) da lustri a questa parte.
Esibisce il «risultato di gestione estremamente positivo» di quasi 939 milioni di euro, con equilibrio di bilancio e utile di esercizio, e un risultato di competenza di quasi 290 milioni di euro, con un utile di oltre 92 milioni. Un salvadanaio che nelle intenzioni del Bilancio e della Ragioneria parerà innanzitutto i colpi della svalutazione delle quote nelle partecipate. Rafforzato il fondo rischi per il contenzioso fino a oltre 80 milioni di euro (100 al lordo dei residui passivi). Saldo di cassa di quasi 430 milioni di euro, che "dimostra una liquidità eccellente e la capacità di far fronte agli impegni senza dover ricorrere a finanziamenti a breve termine». Corollario, l’assenza di ricorso ad anticipazioni di tesoreria, che è venuta meno anche per le operazioni di cassa, con un saldo di 359 milioni. La «formica» Comune ha accantonato 972 milioni contro i rischi, 788 dei quali per i crediti di dubbia esigibilità, cioè i soldi che il Comune non vedrà forse mai. Basile ha insistito sulla tempestività dei pagamenti ai creditori, che nei rilevamenti da aprile a fine giugno 2025 hanno registrato un indice di -11, riferito ai giorni inferiori ai 30, limite di legge, per 56 milioni di euro.
Ora le spine. La prima, tecnica, riguarda un errore di calcolo rilevato dai revisori dei conti, che ha costretto la Ragioneria a formulare un emendamento. Poi Giulia Argiroffi di Oso risolleva il caso dell’ogv (obbligazione giuridicamente vincolante) sulle nuove linee del tram, con «il rischio di dover restituire soldi già spesi, 140 milioni per l’acquisto dei mezzi e 27 di progettazione, qualora il 31 dicembre di quest’anno mancasse la firma sul contratto». L’ogv in questione era già stata «salvata» con la proroga dal 2024 al 2025. Basile risponde che «gli uffici hanno garantito il rispetto dei termini».
Carmelo Miceli del gruppo misto sottolinea «l’impossibilità di verificare la qualità degli impegni di spesa». Forello addita invece il «paradosso inaccettabile di casse più sane mentre la città sprofonda nel degrado. Questo dato smaschera l'incapacità gestionale del sindaco e della sua amministrazione». Il consigliere di Oso stigmatizza «una consistenza del fondo rischi contenzioso, 80 milioni, di cui un’amministrazione trasparente non avrebbe bisogno» e soprattutto la questione disallineamento delle partecipate: «Il 2024 si è concluso con 59 milioni di euro di partite riconciliate e circa 20 di partite non riconciliate, dei quali solo 2,5 milioni hanno copertura finanziaria. Né la Ragioneria né il Controllo analogo sapevano dei 17 milioni di danni stimati nel processo contro Rap sugli incendi 2023. E poi Amap, che ignora il Comune nelle relazioni periodiche».
L’assessore al Bilancio Brigida Alaimo risponde che su «Amap esistono peculiarità sulle quali stiamo comunque andando a fondo». Leopoldo Piampiano, capogruppo di Forza Italia, parla di «segnale chiaro di solidità e affidabilità che restituisce fiducia».
Al termine, spazio dopo giorni di liti all’ordine del giorno sulla Palestina, con un esito paradossale: passa senza unanimità la versione «corretta» dalla maggioranza. «Se la maggioranza avesse davvero voluto sostenere l’idea del riconoscimento dello Stato di Palestina - recita la nota finale delle opposizioni - avrebbe potuto votare il nostro ordine del giorno. Invece ha scelto di bocciarlo, rifugiandosi in un’astensione immotivata, e di presentare un documento che ricalca le posizioni della premier Meloni».