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Il fronte caldo

Global Flotilla, bloccate quaranta navi su 44. Tajani: «Fermati in 400, a breve i rimpatri»

Solo un'imbarcazione ha varcato il limite delle acque internazionali e si trova di fronte Gaza, ma si sarebbero persi i contatti con gli attivisti a bordo. «Questo è un attacco illegale. Esortiamo governi ad esigere l’incolumità ed il rilascio dell’equipaggio», dicono dalla Flotilla

Salvo Catalano

02 Ottobre 2025, 12:17

02 Ottobre 2025, 16:09

Global Flotilla, bloccate 40 navi su 44. Tajani: «Fermati in 400, trasferiti al porto di Ashdod per rimpatri»

La Global Sumud Flotilla è stata quasi interamente bloccata dalle forze armate israeliane in acque internazionali. Stando alla piattaforma che in tempo reale rileva il tracciamento delle imbarcazioni, resa disponibile dagli stessi attivisti sul portale della missione, una sola nave - la Mikeno - è riuscita a superare il limite delle acque territoriali e si trova di fronte Gaza. Ma si sarebbero persi i contatti e non si ha certezza della sua sorte. Un'altra nave che trasporta aiuti umanitari, la Marinette, è ancora in navigazione in direzione Gaza ma si trova più attardata rispetto alle altre. Le due imbarcazioni di supporto legale - la Shireen e la Summertime Jong - non sono state intercettate ma si mantengono più distanti dalla zona dove le forze israeliane sono intervenute. Una sembra fare rotta a Nord, verso l'isola di Cipro. Le altre 40 navi sarebbero state bloccate. E circa 30 italiani sarebbero stati fermati. 

«Sembra che - fanno sapere dalla Global Sumud Flotilla - nei momenti immediatamente precedenti, le imbarcazioni israeliane abbiano intenzionalmente disturbato le comunicazioni in un tentativo di prevenire segnali di soccorso ed impedire che il loro abbordaggio illegale fosse trasmesso in diretta streaming. Questo è un attacco illegale ai danni di operatori umanitari disarmati in acque internazionali. Esortiamo governi, leader mondiali ed istituzioni internazionali ad esigere l’incolumità ed il rilascio dell’equipaggio, e a vigilare attentamente sulla situazione. Nonostante alcune imbarcazioni siano state intercettate, la Global Sumud Flotilla si trova a 70 miglia nautiche dalla costa di Gaza e continuerà imperterrita la sua missione». L'aggiornamento del pomeriggio dal team di avvocati Adalah: «A seguito dell’intercettazione illegale di decine di navi della Flottiglia Globale Sumud, avvenuta la scorsa notte e nella giornata odierna, Adalah ha ricevuto telefonate da alcuni partecipanti che hanno riferito come le autorità per l’immigrazione abbiano già avviato le udienze relative agli ordini di detenzione ed espulsione, presso il porto di Ashdod. Questi procedimenti sono stati avviati senza alcun preavviso ai loro avvocati e negando ai partecipanti l’accesso all’assistenza legale. Ciò costituisce una grave violazione del giusto processo e una negazione dei diritti fondamentali dei partecipanti. Adalah continuerà a richiedere l’accesso e intraprenderà le azioni legali necessarie».

«Le operazioni di abbordaggio sono ancora in corso - ha detto la premier Giorgia Meloni da Copenaghen - noi le stiamo seguendo minuto per minuto e stanotte l'unità di crisi della Farnesina è stata in contatto con gli avvocati di alcuni degli imbarcati: faremo tutto il possibile perché queste persone possano tornare in Italia quanto prima».  



Stamattina il ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto alla Camera per gli ultimi aggiornamenti. «Entro fine mattinata o primo pomeriggio - ha detto - sarà completato il trasferimento ad Ashdod di tutti e 400 i membri della Global Sumud Flotilla intercettati dalle forze israeliane mentre erano diretti a Gaza». I fermati, ha proseguito il vicepremier, «stasera, dopo lo Yom Kippur, verranno trasferiti in una struttura a Be'er Sheva e domattina riceveranno le visite consolari». Dopo lo shabbat, seguirà una seconda visita consolare domenica mattina presto, in attesa dei rimpatri che sono previsti lunedì 6 e martedì 7 ottobre, ha spiegato ancora Tajani. Secondo una nota della Farnesina, «potranno scegliere tra accettare l’espulsione volontaria immediata o rifiutare e accettare una detenzione in carcere in attesa di rimpatrio forzato».

«I membri della Flotilla attualmente in arresto in Israele saranno rimpatriati lunedì o martedì con due voli charter dall'aeroporto Ben Gurion verso due distinte capitali europee». Le autorità israeliane «hanno chiesto Madrid e Londra ma non ci sono ancora risposte. Non credo che i charter arriveranno in Italia», ha aggiunto Tajani. Ma dalla Global precisano che  «gli avvocati di Adalah, che rappresentano i partecipanti alla flottiglia presso le autorità israeliane hanno ricevuto aggiornamenti minimi e non sono stati informati se i circa 443 volontari della flottiglia, prelevati con la forza dalle loro imbarcazioni, arriveranno ad Ashdod, dove si prevede che saranno processati in regime di detenzione illegale».



Il ministro degli Esteri ha quindi dato aggiornamenti sulla situazione dei parlamentari italiani a bordo. «Il parlamentare Arturo Scotto (Pd) e l'eurodeputato Annalisa Corrado (Pd) non sono stati identificati, mentre l'europarlamentare Benedetta Scuderi (Avs) e il senatore Marco Croatti (5S) sono stati fermati ad Ashdod. I due rappresentanti del Pd, che hanno viaggiato su una nave, la Karma dell'Ong Arci, che si è distaccata dal convoglio della Flottiglia, sono scesi al porto israeliano di Ashdod. Attualmente le nostre autorità diplomatiche stanno trattando per la consegna degli aiuti umanitari e per far ripartire l'imbarcazione verso Cipro o la Grecia. Invece Scuderi (Avs) e Croatti (5S), a bordo della Morgana, sono stati fatti sbarcare e attualmente si trovano nel centro di identificazione temporaneo del porto di Ashdod». 

A Tajani ha risposto alla Camera la segretaria del Pd Elly Schlein: «Questa notte l'esercito ha bloccato e arrestato gli attivisti con un atto illegale da ogni punto di vista, questo non glielo abbiamo sentito dire, ministro Tajani, nemmeno una parola di condanna o di critica rispetto a quello che è accaduto. La procura di Istanbul ha aperto una indagine, non è possibile stare a guardare mentre Netanyahu compie atti di pirateria in acque internazionale. La detenzione degli attivisti è illegittima e bisogna fare di tutto per farli tornare a casa al più presto».

«Chiedo a Netanyahu di inviare in maniera dettagliata e circospetta circa alle eventuali accuse dello Stato di Israele di terrorismo nei confronti degli attivisti della Flotilla, un mandato internazionale con una richiesta di estradizione nei miei confronti». Così Stefano Bertoldi, della nave Zefiro della Flotilla. «In base alla legge approvata due giorni fa se sono sicuri che siamo dei terroristi inviino il mandato di estradizione nei miei confronti». 

«Abbiamo un team legale a livello italiano, uno a livello internazionale e un team di avvocati palestinesi e israeliani di un'associazione che si trova a Tel Aviv e seguirà gli attivisti una volta arrivati a terra». Lo spiega la portavoce italiana del Global Movement to Gaza, Maria Elena Delia. «Prima di salire a bordo gli attivisti hanno firmato le procure e, quando hanno capito che sarebbe scattato l'abbordaggio, si sono scritti sul braccio con un pennarello indelebile il numero dell'avvocato da chiamare una volta a terra. Hanno anche messo i documenti e le medicine in un sacchetto. Inoltre hanno gettato i cellulari in acqua per proteggere i loro contatti».