In Italia
Sciopero Cgil, Landini a Firenze: "Non ci fermano, andremo avanti fino alla vittoria"
Il sindacato attacca la manovra del governo Meloni e difende il diritto di sciopero
A Firenze, in piazza del Carmine, dove si è conclusa la manifestazione regionale nell’ambito dello sciopero generale contro la manovra economica del governo, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha arringato la piazza rivendicando la determinazione del sindacato. Migliaia e migliaia di persone, lavoratori e cittadini, si sono riversati in strada per aderire alla giornata di protesta.
"Fanno bene ad avere qualche timore, avere qualche paura, perché non ci fermano. Non so come dirlo, non ci fermano e siccome siamo convinti di rappresentare la maggioranza del Paese, andremo avanti fino a quando questa battaglia l’abbiamo vinta", ha detto.
Landini ha poi attaccato l’iniziativa dell’esecutivo e di Fratelli d’Italia sul tentativo di introdurre una stretta preventiva sul diritto di sciopero: "Questo governo e Fratelli d’Italia avevano presentato, e hanno detto che ripresenteranno un disegno di legge, un emendamento in legge di Bilancio che diceva che quando c'è uno sciopero generale i lavoratori devono dire se intendono aderire o non aderire dieci giorni prima. Lo hanno formalmente ritirato.
"Oggi le piazze sono piene e loro possono far tutte le trasmissioni televisive, comprarsi tutti i giornali che vogliono, ma la gente sta capendo esattamente quello che sta succedendo". E ha incalzato: "Non solo attaccano lo sciopero se lo fai di venerdì. No, stanno attaccando il diritto di sciopero. Non giriamoci intorno".
Soffermandosi sulla partecipazione, il leader della Cgil ha interpretato l’adesione come un segnale politico netto: "Il grande successo di questa giornata di mobilitazione è molto importante perché, lo voglio dire in modo diretto e secco, indica una cosa molto precisa: la maggioranza delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pensionati, cioè la maggioranza delle persone che tiene in piedi questo paese con il proprio lavoro non condivide e non accetta la manovra economica e politica di questo governo".
A suo giudizio, il risultato della protesta "indica una cosa molto precisa: che questo governo e queste politiche non rappresentano la maggioranza del pensiero, della volontà dei cittadini del nostro paese".