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Marco Columbro, Silvio Berlusconi e l'aneddoto mai raccontato prima: «Così lo aiutai a perdere 11 chili»

Il presentatore, oggi 75 anni, ha anche rievocato le voci su una sua storia con Lorella Cuccarini: «Ma quando mai...»

Fabio Russello

02 Dicembre 2025, 17:30

Marco Columbro, Silvio Berlusconi e l'aneddoto mai raccontato prima: «Così lo aiutai a perdere 11 chili»

Marco Columbro

Negli anni Novanta Marco Columbro e Lorella Cuccarini costituivano una coppia ben rodata del piccolo schermo, al punto da alimentare illazioni su un presunto legame sentimentale. Oggi 75enne, Columbro smentisce con decisione quelle voci: «Quando si sposò le arrivarono tante lettere con domande tipo ‘E con Marco che fai? Lo lasci?’ Ma non c’è mai stato nulla, ero follemente innamorato di Silvio», ha dichiarato al Corriere della Sera.

Tra gli episodi più singolari della sua carriera, l’attore ricorda di aver aiutato Silvio Berlusconi a perdere 11 chili: «Io ero dimagrito con il digiuno, lui era gonfio per le continue cene con gli sponsor. Gli spiegai che avevo bevuto solo brodo di frutta e verdura per 10 giorni. Decise di provare anche lui: andammo insieme, senza scorta, a fare la spesa».

Il suo successo più significativo resta la fiction Caro Maestro, capace di toccare punte di 7 milioni di telespettatori. Columbro rievoca con piacere le intese sul set: «Con Elena Sofia Ricci ci siamo capiti subito, noi toscanacci. Era molto loquace, mi raccontava la sua vita tra un ciak e l’altro. Nancy Brilli era triste per una recente rottura sentimentale, mentre Sabrina Ferilli era così corteggiata da dover chiamare la scorta per uscire».

Il 7 dicembre 2001 la sua carriera subì un brusco stop a causa di un aneurisma cerebrale. «Avevo un forte mal di testa per la sinusite e presi un medicinale che conteneva una quantità eccessiva di acido acetilsalicilico. Questo mi causò un picco di pressione che ruppe un’arteria. Fui operato d’urgenza e passai tre settimane in coma. Tornai a parlare con difficoltà, avevo una emiparesi sinistra, ma con logopedia e ginnastica mi ripresi rapidamente. Un anno dopo ero già in teatro: volevo verificare se ero ancora capace».

Dopo quell’evento, gli spazi in televisione si sono drasticamente ridotti. «Per la tv sono come morto — racconta —. Nel 2006 scrissi a Berlusconi per chiedere lavoro, ma nessuna chiamata arrivò. Non so perché non mi volessero più. Ero al massimo della popolarità, non credo di essere stato antipatico a qualcuno. Mi scoccia dover elemosinare il lavoro. Tornerei solo per una bella fiction, ma non mi chiameranno mai».