«Io storia l’ho studiata all’università però il fascismo è stato archiviato e sconfitto dalla storia, quindi il dibattito storiografico lo lascio agli storici. Onestamente, con tutto l’amore per il mio passato, penso al futuro», ha detto Salvini, rispondendo alla domanda di un giornalista a Bari, a proposito dell’ultima polemica generata dall’ex generale ed attuale europarlamentare Roberto Vannacci.
Parole non dissimili da quelle del ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Vannacci non è un mio collega, è un parlamentare europeo, io non lo sono più», ha detto l'altro vicepremier a Bari ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle esternazioni «del suo collega».
A entrare nel merito è invece un altro leghista, Luca Zaia: «Il post? non l'ho visto», ha detto, poi aggiunge: «Non c'è alcun revisionismo storico da fare: le leggi razziali sono state il periodo più buio della storia italiana. E noi e la Germania di Hitler siamo stati gli artifici di questa schifosissima pagina di storia», ha commentato dopo che questa mattina su Radio 24 aveva invece commentato «Vannacci per me è uno dei tanti che ha la tessera, ha uno statuto in mano e sa che funziona così, le regole sono chiare per tutti come lo sono per me lo sono anche per lui».
Intanto il diretto interessato non sembra voler fare passi indietro: «Sono verità a volte scomode. Io non ho fatto altro che riportare una cronologia riscontrabile in qualsiasi documento, riportando tra l’altro le fonti dello storico che le aveva asserite. . Che annuncia infine: «Se continuano con queste polemiche il prossimo libro sarà "la storia al contrario"».