La visita
Abu Mazen a Roma: l'abbraccio con Meloni, l'appello per la pace di Mattarella
Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese: «Vogliamo vivere in un nostro Stato accanto a Israele»
«Siamo contrari alla guerra, all’odio, al terrorismo. Vogliamo vivere in un nostro stato accanto a Israele che abbiamo riconosciuto nell’88 e nel 93, con gli accordi di Oslo, come Stato e come territorio, ora anche Israele deve riconoscere a sua volta il nostro Stato e il nostro territorio. Una volta che avremmo raggiunto la pace, parleremo con tutti i paesi arabi perché riconoscano lo stato di Israele». Lo ha detto il presidente palestinese Mahmoud Abbas detto Abu Mazen nel colloquio al Quirinale con il presidente della Repubblica. Sergio Mattarella ha dichiarato: «Bisogna fare presto per evitare che chi non vuole la pace, in entrambi gli schieramenti, possa riorganizzarsi. È indispensabile assecondare il piano di pace di Sharm el-Sheikh, mantenendo il rispetto del cessate il fuoco da ambo le parti. Le violenze allontanano la pace e la sicurezza per tutti, anche per Israele».
Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese è stato anche a Palazzo Chigi dove, all’ingresso principale, è stata esposta la bandiera della Palestina accanto a quelle dell’Italia e dell’Unione europea. Abu Mazen e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si sono salutati con un abbraccio poi, dopo le foto di rito, per passare in rassegna il picchetto d’onore della Marina militare, hanno camminato lungo il tappeto rosso tenendosi sotto braccio. L'incontro tra i due leader si è concluso dopo circa un'ora.
Nell'incontro la premier «ha sottolineato l’impegno dell’Italia a lavorare per una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati, in cui Israele e Palestina coesistano fianco a fianco in pace, con sicurezza per entrambi», si legge nella nota di Palazzo Chigi. Meloni, si legge nella nota, «ha inoltre ribadito la volontà del Governo di svolgere un ruolo primario nella stabilizzazione e ricostruzione della Striscia e di sostenere il processo di riforma e rafforzamento delle istituzioni palestinesi».