×

ucraina

Dal gas al petrolio, dai diplomatici alla "flotta ombra", la Ue inasprisce le sanzioni alla Russia

Via libera dai 27 Paesi. Kallas: «Putin avrà meno soldi per finanziare la guerra»

Fabio Russello

23 Ottobre 2025, 08:58

Dal gas al petrolio, dai diplomatici alla "flotta ombra", la Ue inasprisce le sanzioni alla Russia

Il Consiglio dell’Unione europea ha dato oggi il via libera, tramite procedura scritta, al diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per l’aggressione all’Ucraina, come anticipato ieri sera dopo il ritiro del veto slovacco. L’annuncio è stato diffuso dalla presidenza di turno danese. Il nuovo round di misure, in linea con i precedenti, punta a colpire le principali fonti di entrate di Mosca attraverso interventi nei settori energetico, finanziario e commerciale, con l’obiettivo di indebolire la capacità del Cremlino di proseguire il conflitto. Il precedente pacchetto, adottato a luglio, aveva introdotto un meccanismo rivisto per il tetto al prezzo del petrolio. Tra le novità, spicca il divieto progressivo di importazione di Gnl dalla Russia: sei mesi per i contratti a breve termine e dal 1° gennaio 2027 per quelli di lunga durata. La misura si affianca al pacchetto RePowerEU, che segue un iter separato e prevede la cessazione delle importazioni di gas russo al più tardi dall’inizio del 2028. È inoltre previsto un ulteriore irrigidimento del divieto di transazioni con due “importanti compagnie petrolifere” russe. Vengono poi sanzionate 117 nuove navi della cosiddetta flotta ombra, utilizzata da Mosca per eludere il price cap: per queste imbarcazioni scattano il divieto di accesso ai porti, restrizioni ai trasferimenti da nave a nave e limitazioni alla riassicurazione, portando a 558 il totale dei natanti colpiti. Infine, vengono ampliati i criteri di inclusione per i porti di Paesi terzi impiegati nei trasferimenti di droni o missili, o nell’aggiramento delle sanzioni legate al petrolio russo.

«Abbiamo appena adottato il nostro 19/mo pacchetto di sanzioni: prende di mira, tra gli altri, le banche russe, gli scambi di criptovalute, entità in India e Cina. L’Ue sta limitando i movimenti dei diplomatici russi per contrastare i tentativi di destabilizzazione. Per Putin è sempre più difficile finanziare questa guerra». Lo afferma l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas.