IL CONFLITTO
In Ucraina notte di bombardamenti in diverse città, almeno due morti. Kiev lancia i missili britannici Storm Shadow e distrugge impianto chimico
Esplosioni non solo nella capitale, ma anche anche a Dnipro, Zaporizhzhia e nella città portuale di Izmail
Mosca ha sferrato nella notte un vasto attacco aereo contro l’Ucraina, con deflagrazioni che hanno scosso Kiev e altre località del Paese. Lo riferiscono i media ucraini, citando testimonianze e fonti delle autorità locali. Secondo lo Stato maggiore di Kiev, i raid russi sono seguiti di poche ore al lancio, da parte ucraina, di missili Storm Shadow contro la Russia: il bersaglio sarebbe stato l’impianto chimico di Bryansk, produttore di componenti cruciali per gli armamenti di Mosca.
Nella capitale, i residenti hanno udito le prime esplosioni attorno all’1:10 ora locale, poco dopo l’allerta diramata dall’Aeronautica. A circa mezz’ora di distanza si sono registrate ulteriori detonazioni. Boati sono stati segnalati anche a Dnipro, Zaporizhzhia e nella città portuale di Izmail.
Le unità di difesa antiaerea sono entrate in azione per intercettare gli ordigni diretti su Kiev, ha reso noto il sindaco Vitali Klitschko, aggiungendo che almeno un incendio è divampato in città. Il capo dell’amministrazione militare, Tymur Tkachenko, ha riferito che un grattacielo nel distretto di Dniprovskyi ha preso fuoco a seguito di un attacco con droni, causando la morte di due persone. Squadre di soccorso sono intervenute anche nel distretto di Darnytskyi, dove brucia un edificio non residenziale.
A Zaporizhzhia, il governatore Ivan Fedorov ha segnalato danni a un condominio e un bilancio provvisorio di almeno 15 civili feriti. Notizie di attacchi e interruzioni di corrente giungono inoltre da Izmail, nella regione di Odessa.
Nel frattempo, lo Stato maggiore ucraino ha confermato che nelle ultime 24 ore le forze di Kiev hanno colpito l’impianto chimico di Bryansk, a sud-ovest di Mosca, definito una struttura chiave del complesso militare-industriale russo. In un comunicato citato da testate ucraina, tra cui Ukrinform, si parla di un «attacco combinato aereo e missilistico su larga scala», nel quale sono stati impiegati anche i missili da crociera a lungo raggio britannici Storm Shadow, lanciati da velivoli. I missili, si legge, sono riusciti a «penetrare con successo il sistema di difesa aerea russo». I danni all’impianto di Bryansk sarebbero «massicci», sebbene la loro esatta entità sia ancora in fase di valutazione.
«L'impianto chimico di Bryansk è una parte importante dell’industria della difesa russa. L’impianto produce polvere da sparo, esplosivi e componenti di carburante per missili utilizzati nelle munizioni e nei missili che la Russia impiega per attaccare l’Ucraina», riporta Ukrinform.
La notizia è stata ripresa con rilievo anche dalla Bbc, emittente del Paese che produce gli Storm Shadow, spiegando che il missile da crociera è lanciato da un aereo, «probabilmente un F-16», da circa 250 chilometri dal bersaglio. Il vettore scende poi in picchiata a pochi metri dal suolo per eludere i radar, viene guidato verso l’obiettivo dal Gps seguendo il profilo del terreno e, grazie a una telecamera sul muso, inquadra con precisione il punto da colpire.
«L’attacco – scrive la Bbc – è avvenuto lo stesso giorno in cui il primo ministro britannico Sir Keir Starmer e altri leader europei hanno promesso di “aumentare la pressione sull’economia russa e sulla sua industria della difesa” finché il leader russo Vladimir Putin “non sarà pronto a fare la pace”.»