la polemica
Il sindaco: "Non idonea l'area che ha ospitato la fiera dei morti"
Trantino chiarisce quel che è accaduto nella "domenica bestiale" dei catanesi e poi aggiunge: "Nessun rilievo alla polizia locale"
									«Vergogna»: è questo il denominatore comune del tono delle decine, se non centinaia di messaggi ricevuti domenica pomeriggio, in tempo reale alla debacle della viabilità da e per l'aeroporto Vincenzo Bellini. Disagi forse ampiamente prevedibili con la Fiera dei morti allestita, ancora una volta, nel parcheggio Fontanarossa. Perfino le navette predisposte da Amts, con fermata nel perimetro esterno considerate le esperienze passate, erano rimaste imbottigliate nel serpentone di auto e si erano viste «scene assurde: persone scendere dalle auto e correre con i trolley già a chilometri di distanza dall'aeroporto - racconta Stefano Di Mauro - per la paura di perdere il volo. Io ero andato a prendere mia madre in arrivo da Roma ed ero partito molto in anticipo, salvo poi dover aspettare un'ora in coda solo per uscire dall'aeroporto, un'altra ora per allontanarci dal girone infernale che nel frattempo si era creato». 
A spiegare quanto successo è il sindaco Enrico Trantino, che detiene le deleghe a Viabilità, Polizia locale oltre a Protezione civile, senza nascondere le criticità: «Il Piano di viabilità predisposto ha visto presidiare da parte della Polizia Municipale l'intera area destinata alla Fiera dei morti, 48 gli agenti schierati in due turni di servizio, con la presenza per ogni turno di almeno un ufficiale addetto al coordinamento e controllo e la diretta partecipazione del comandante Diego Peruga e vice comandante Stefano Blasco nel seguire l'evento. Il blocco della circolazione si è registrato intorno alle 17 per saturazione delle strade che adducono alla Fiera e delle aree di sosta destinata al parcheggio degli avventori». 
Le criticità non sono da poco: «Non si è a conoscenza del piano di safety predisposto dagli organizzatori (se esistente), né della autorizzazione di pubblica sicurezza per lo svolgere dello spettacolo viaggiante (giostre e attrazioni). L’intervento della Polizia locale ha portato ad allontanare uno ad uno i veicoli che cercavano parcheggio nell'area già satura, con conseguente blocco della circolazione e successivamente si è disposto l'apertura del parcheggio Fontanarossa in gestione dell'Amts dal lato via Forcile in via straordinaria (di norma consentito il solo accesso ai disabili) che ha permesso intorno alle 19 di ripristinare la situazione».
«Vergogna»: è questo il denominatore comune del tono delle decine, se non centinaia di messaggi ricevuti domenica pomeriggio, in tempo reale alla debacle della viabilità da e per l’aeroporto Vincenzo Bellini. Disagi forse ampiamente prevedibili con la Fiera dei morti allestita, ancora una volta, nel parcheggio Fontanarossa. Perfino le navette predisposte da Amts, con fermata nel perimetro esterno considerate le esperienze passate, erano rimaste imbottigliate nel serpentone di auto e si erano viste «scene assurde»: persone scendere dalle auto e correre con i trolley già a chilometri di distanza dall’aeroporto – racconta Stefano Di Mauro – per la paura di perdere il volo. Io ero andato a prendere mia madre in arrivo da Roma ed ero partito molto in anticipo, salvo poi dover aspettare un’ora in coda solo per uscire dall’aeroporto, un’altra ora per allontanarci dal girone infernale che nel frattempo si era creato.
A spiegare quanto successo è il sindaco Enrico Trantino, che detiene le deleghe a Viabilità, Polizia locale oltre a Protezione civile, senza nascondere le criticità: «Il Piano di viabilità predisposto ha visto presidiare da parte della Polizia Municipale l’intera area destinata alla Fiera dei morti, 48 gli agenti schierati in due turni di servizio, con la presenza per ogni turno di almeno un ufficiale addetto al coordinamento e controllo e la diretta partecipazione del comandante Diego Peruga e vice comandante Stefano Blasco nel seguire l’evento. Il blocco della circolazione si è registrato intorno alle 17 per saturazione delle strade che adducono alla Fiera e delle aree di sosta destinata al parcheggio degli avventori».
Tuttavia «le aree di sosta si sono rivelate insufficienti ad accogliere circa 20 mila veicoli che si sono riversati nell’area in questione, specie nella fascia oraria indicata con la contestuale chiusura delle aree cimiteriali e la partenza o arrivo di passeggeri a seguito della festività. La stessa area fieristica si è saturata con impossibilità degli avventori a poter entrare in fiera, e conseguenti problematiche di ordine e sicurezza pubblica».
Le criticità non sono da poco: «Non si è a conoscenza del piano di safety predisposto dagli organizzatori (se esistente), né della autorizzazione di pubblica sicurezza per lo svolgere dello spettacolo viaggiante (giostre e attrazioni). L’intervento della Polizia locale ha portato ad allontanare uno ad uno i veicoli che cercavano parcheggio nell’area già satura, con conseguente blocco della circolazione e successivamente si è disposto l’apertura del parcheggio Fontanarossa in gestione dell’Amts dal lato via Forcile in via straordinaria (di norma consentito il solo accesso ai disabili) che ha permesso intorno alle 19 di ripristinare la situazione».
«Abbiamo appurato – è la constatazione finale – che l’area non sia idonea per carenza di spazi di sosta e per la commistione del traffico diretto all’aeroporto con quello diretto alla fiera, con impossibilità alla relativa separazione».
Il danno oltre alla beffa? Per chi ha perso il volo sarà difficile, se non quasi impossibile, rivalersi contro qualcosa o qualcuno, come ha spiegato a “La Sicilia” Alessandro Foti, avvocato che si occupa di trasporti e logistica: «Nel caso specifico, il traffico straordinario causato dall’evento comunale costituisce chiaramente una causa esterna non imputabile al vettore, configurando una circostanza eccezionale che esclude la responsabilità della compagnia aerea. L’unica via percorribile sarebbe dimostrare la responsabilità del Comune di Catania per inadeguata pianificazione dell’evento vicino l’Aeroporto. Tuttavia, tale percorso presenta ostacoli probatori. Per ottenere un risarcimento, sarebbe necessario dimostrare che il Comune non abbia adottato le necessarie misure per garantire la fluidità del traffico verso l’aeroporto durante l’organizzazione del mercato, configurando così una condotta colposa dell’amministrazione. Tale prova risulta estremamente difficoltosa, dovendo il danneggiato dimostrare non solo l’inadeguatezza delle misure adottate, ma anche che tale inadeguatezza sia stata la causa efficiente del ritardo e della conseguente perdita del volo, escludendo altre concause indipendenti. Dunque, pur non essendo teoricamente esclusa la responsabilità del Comune, le difficoltà probatorie rendono l’azione risarcitoria di difficile successo, richiedendo un onere probatorio particolarmente gravoso a carico del danneggiato».
Ieri pomeriggio la situazione viaria era decisamente diversa: «Chi vuole che venga nei giorni feriali – hanno commentato due vigilantes posti all’accesso da via Forcile – in settimana la gente lavora. Bisogna capire cosa accadrà il prossimo fine settimana».
Lo sapremo presto, perché «mercoledì mattina – ha annunciato l’assessore alle Attività produttive Giuseppe Musumeci – avremo un incontro con il comandante dei vigili urbani e il presidente di Amts per capire i correttivi attuabili per il miglioramento della viabilità del sito». Come dire, meglio tardi che mai.
«Abbiamo appurato - è la constatazione finale - che l'area non sia idonea per carenza di spazi di sosta e per la commistione del traffico diretto all'aeroporto con quello diretto alla fiera, con impossibilità alla relativa separazione».
Il danno oltre alla beffa? Per chi ha perso il volo sarà difficile, se non quasi impossibile, rivalersi contro qualcosa o qualcuno, come ha spiegato a “La Sicilia" Alessandro Foti, avvocato che si occupa di trasporti e logistica: «Nel caso specifico, il traffico straordinario causato dall'evento comunale costituisce chiaramente una causa esterna non imputabile al vettore, configurando una circostanza eccezionale che esclude la responsabilità della compagnia aerea. L'unica via percorribile sarebbe dimostrare la responsabilità del Comune di Catania per inadeguata pianificazione dell'evento vicino l'Aeroporto. Tuttavia, tale percorso presenta ostacoli probatori. Per ottenere un risarcimento, sarebbe necessario dimostrare che il Comune non abbia adottato le necessarie misure per garantire la fluidità del traffico verso l'aeroporto durante l'organizzazione del mercato, configurando così una condotta colposa dell'amministrazione. Tale prova risulta estremamente difficoltosa, dovendo il danneggiato dimostrare non solo l'inadeguatezza delle misure adottate, ma anche che tale inadeguatezza sia stata la causa efficiente del ritardo e della conseguente perdita del volo, escludendo altre concause indipendenti. Dunque, pur non essendo teoricamente esclusa la responsabilità del Comune, le difficoltà probatorie rendono l'azione risarcitoria di difficile successo, richiedendo un onere probatorio particolarmente gravoso a carico del danneggiato».
Ieri pomeriggio la situazione viaria era decisamente diversa: «Chi vuole che venga nei giorni feriali - hanno commentato due vigilantes posti all'accesso da via Forcile - in settimana la gente lavora. Bisogna capire cosa accadrà il prossimo fine settimana». 
Lo sapremo presto, perché «mercoledì mattina - ha annunciato l'assessore alle Attività produttive Giuseppe Musumeci - avremo un incontro con il comandante dei vigili urbani e il presidente di Amts per capire i correttivi attuabili per il miglioramento della viabilità del sito». Come dire, meglio tardi che mai.