L'ultima tragedia
Mattanza sulle strade di Palermo: 15 morti in 2 mesi
Un uomo di 45 anni è deceduto a Villa Sofia dopo 10 giorni di agonia. La strage non si ferma

In città e in provincia continua la mattanza sulle strade. Quindici morti in meno di due mesi. Una strage che sembra non voler avere fine. L’ultima nella notte tra giovedì e ieri, quando Sandro Di Piedi, 45 anni, ha perso la sua battaglia per la vita, all’ospedale Villa Sofia. L’uomo era rimasto gravemente ferito nello scontro del 21 settembre in via Empedocle Restivo. Di Piedi viaggiava a bordo di uno scooter Piaggio Liberty quando ha urtato un muretto all’altezza di un distributore di carburante.
Il decesso
Ricoverato al Trauma Center, per oltre dieci giorni ha lottato tra la vita e la morte a causa di un severo trauma toracico, che ne aveva imposto il ricovero in terapia intensiva con prognosi riservata.
Gli agenti dell’Infortunistica della polizia municipale hanno accertato che si è trattato di un incidente autonomo: nessun altro veicolo è rimasto coinvolto. Di Piedi, residente a Borgo Nuovo, lascia nello sgomento familiari e amici, che fino all’ultimo hanno sperato in un “miracolo”. La salma dell’uomo è stata trasportata all’istituto di medicina legale del Policlinico. Non è detto che si effettui l’autopsia: in caso, il corpo sarà restituito rapidamente alla famiglia per i funerali.
Ancora tragedia
Incidente mortale qualche giorno fa lungo la Palermo–Agrigento, l’ennesimo di un tratto che sembra maledetto. Lo scorso 27 settembre un motociclista di 51 anni, Salvatore La Barbera, palermitano, ha perso la vita sulla statale 121, nel tratto tra Villabate e Misilmeri, all’altezza di Portella di Mare.
Nel sinistro, avvenuto in prossimità di uno svincolo, sono rimaste coinvolte, oltre alla moto Honda, due automobili. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri e il personale Anas per i soccorsi e i rilievi. La carreggiata è stata temporaneamente chiusa, con inevitabili rallentamenti. Restano da definire le cause dell’impatto. Sono passati pochi giorni e ci si ritrova a piangere un’altra vittima.