Lavoro e finanza
Mario Catarozzo e l'intelligenza artificiale al servizio dei commercialisti
Convegno alla Camera di Commercio di Enna del docente milanese su produttività, competenze e rilancio del Mezzogiorno
L'intervento di Mario Catarozzo
«L’intelligenza artificiale sarà uno strumento essenziale per il futuro della professione»: con queste parole Mario Alberto Catarozzo, docente di IA, business coach e founder di Myplace Communications, ha chiuso il convegno organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Enna, presieduto da Marco Montesano, tenutosi nella sala della Camera di Commercio.
Nel suo intervento Catarozzo ha delineato gli ambiti concreti in cui l’AI può aumentare la produttività degli studi professionali, dalla ricerca giuridica e raccolta dei dati all’analisi, redazione di bilanci e dichiarativi, controllo di gestione e comunicazione con i clienti. Il docente milanese ha però ribadito con forza che l’IA deve restare «uno strumento al servizio della consulenza», ponendo il professionista come protagonista e responsabile del processo.
Il relatore ha sottolineato anche l’importanza di competenze non soltanto tecniche ma organizzative: l’adozione efficace dell’IA richiede conoscenza, cultura digitale e capacità di rivedere i flussi di lavoro senza lasciarsi «sostituire» dagli strumenti. Sul piano generazionale, Catarozzo ha sfidato i luoghi comuni: non solo i giovani usano l’AI in modo maturo — spesso lo conoscono solo superficialmente — mentre molti professionisti over 40 mostrano curiosità e disponibilità a sperimentare, talvolta anche tra i senior.

Particolarmente rilevante è stato l’accento sul valore strategico dell’IA per il Mezzogiorno: digitalizzazione e strumenti intelligenti possono infatti ridurre le spinte all’emigrazione professionale, permettendo a studi e consulenti di lavorare a distanza con clienti e colleghi in tutto il Paese, ampliando opportunità e mercato.
Dopo gli interventi tecnici e istituzionali, la mattinata si è conclusa con le premiazioni rivolte ai commercialisti con 25, 30 e 35 anni di attività, momento celebrativo voluto dall’Ordine per riconoscere il ruolo e la continuità della categoria in una fase di rapida trasformazione tecnologica.