I dati
Il mercato delle auto è "congelato": a novembre stesso dato del 2024. Ma sul 2019 il calo è di 350mila vendite
I dati di Unrae, diffusi oggi, mostrano una crisi senza fine per il settore, che ha visto in 11 mesi 1.417.621 immatricolazioni, 35mila meno dell'anno scorso. E l'associazione dei rappresentanti d'auto chiede aiuto all'Europa
Va ancora male il mercato dell'auto in Italia, che a novembre resta "congelato". Il numero di immatricolazioni è pari a 124.222 unità, rispetto alle 124.267 unità dello stesso mese del 2024. Ma i dati annuali, forniti da Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) sono allarmanti. Nel periodo gennaio-novembre, il comparto accusa una flessione del 2,4% rispetto all'anno precedente, totalizzando 1.417.621 immatricolazioni contro 1.452.994 nei primi undici mesi del 2024. Resta molto pesante il divario con il 2019: circa 359.000 unità in meno, pari a -20,2%.
Per quanto riguarda gli incentivi del Mase (ministero dello Sviluppo economico) dedicati all’acquisto di veicoli elettrici, su circa 55.700 voucher rilasciati complessivamente, alle ore 10.00 di sabato 22 novembre ne erano stati validati circa 47.000. Le risorse relative agli oltre 8.000 voucher non convalidati entro il termine stabilito di 30 giorni sono tornate di nuovo accessibili e sono terminate tutte già domenica 23 novembre. Ad oggi risultano emessi 55.756 voucher, di cui 6.586 non ancora validati.
Questa dinamica ha prodotto effetti immediati sulle immatricolazioni di auto BEV, che a novembre hanno raggiunto le 15.304 unità grazie all’immatricolazione di vetture già presenti in stock. La quota di mercato è balzata al 12,2%, rispetto al 5% del mese di ottobre e al 5,2% di novembre 2024, consentendo alla CO2 di scendere nel mese di quasi 15 g/Km (-12,6%). L’impatto positivo degli incentivi continuerà ancora per alcuni mesi; tuttavia, è molto probabile che la domanda di vetture BEV subisca un nuovo rallentamento una volta terminato l’effetto delle stesse.
Le PHEV, non interessate da incentivi, si sono invece attestate nel mese al 7,2% di quota: sostanzialmente in linea col 7,7% di ottobre, ma in crescita significativa rispetto al 3,1% di novembre 2024, grazie all’espansione dell’offerta di modelli e alle nuove normative fiscali sulle vetture in uso promiscuo.
La percentuale totale delle vetture ricaricabili si colloca quindi al 19,4%.
«Il mercato continua a mostrare una sofferenza ormai cronica, che i dati di novembre confermano con chiarezza. Come UNRAE abbiamo avanzato proposte concrete - anche congiuntamente alle altre Associazioni rilevanti del settore - ma, ad oggi, non abbiamo ancora riscontrato passi avanti dalle Istituzioni, in particolare sulla revisione della fiscalità, che rappresenta un’occasione straordinaria per rilanciare il settore, generare benefici tangibili per ambiente e sicurezza e sostenere le imprese, che contribuiscono in modo determinante all’economia del Paese. Bene il forte balzo delle immatricolazioni BEV grazie agli incentivi, ma il timore che si tratti di un fuoco di paglia è concreto e stride con la necessità, non più rinviabile, di allineare l'Italia agli standard europei: servono misure strutturali, di medio-lungo periodo, per accompagnare davvero la transizione energetica e dare stabilità alla domanda», dichiara a riguardo Roberto Pietrantonio, presidente di Unrae.
L’Associazione ribadisce da anni la necessità di accelerare lo sviluppo della mobilità a emissioni zero attraverso una riforma del trattamento fiscale delle automobili aziendali, che preveda interventi per incrementare la detraibilità dell’IVA e la deducibilità dei costi, oltre a ridurre il periodo di ammortamento. La Delega Fiscale, di recente prorogata al 31 dicembre 2026, costituisce per Unrae un’opportunità da non perdere per attuare questi interventi.
Forte attesa in tutto il settore automotive per il previsto annuncio della Commissione Europea, atteso per il 10 dicembre prossimo, relativo a una proposta legislativa sulla revisione dei regolamenti concernenti vetture e veicoli commerciali leggeri di nuova immatricolazione. L’iniziativa riguarderà gli standard per le emissioni di CO2, una strategia per il consolidamento del settore delle batterie, un pacchetto di semplificazione normativa per l’industria automobilistica e una proposta dedicata all’elettrificazione delle flotte aziendali.
«L’Unrae ritiene fondamentale che il 10 dicembre dalla Commissione Europea arrivi una scelta chiara, definitiva e univoca, non soggetta a interpretazioni e senza ulteriori rinvii», sottolinea il presidente Pietrantonio.