×

L'ASSEMBLEA

Orsini a Palermo: «Il Sud locomotiva d'Italia, il modello delle Zes va replicato in tutta Italia»

Il presidente di Confindustria: «La semplificazione sia al centro dell’impegno della pubblica amministrazione»

Alfredo Zermo

20 Novembre 2025, 17:44

17:56

Orsini a Palermo: «Il Sud locomotiva l'Italia, il modello delle Zes va replicato in tutta Italia»

A Palermo, in occasione dell’assemblea pubblica di Confindustria ospitata da Sicindustria, il presidente Emanuele Orsini ha sottolineato il ruolo trainante del Mezzogiorno e la necessità di estendere a livello nazionale il modello delle Zone economiche speciali (Zes). "In questo momento il Sud è la locomotiva d’Italia, ed è anche per questo che noi stiamo dicendo che il modello delle Zone economiche speciali (Zes) deve essere replicato in tutta Italia, perché la semplificazione sia al centro dell’impegno della pubblica amministrazione, e oggi sarà l’argomento che affronteremo con il presidente di Sicindustria Luigi Rizzolo", ha dichiarato.

Sul capitolo Transizione 5.0, Orsini ha reso noto di aver incontrato i ministri dell’Economia Giancarlo Giorgetti e delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. "Oggi ho incontrato i ministri dell’Economia Giancarlo Giorgietti e delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso sulla transizione 5.0 – ha detto a Palermo per l’assemblea pubblica di Confindustria – e ci fa piacere che il Mimit abbia fatto un passo indietro pensando che gli investimenti sino al 27 di novembre, quelli che saranno accreditati e comunque avranno i requisiti per poterlo fare, rimangano e vengano comunque finanziati, perché altrimenti viene a mancare la fiducia tra istituzioni e impresa".

Quindi la richiesta di proroga: "Quello che abbiamo chiesto oggi è la continuità degli investimenti, il 27 novembre è troppo vicino, e noi, visto che chiediamo da oltre un anno che comunque gli investimenti abbiano una visione triennale, ci aspettiamo che oggi questo 27 novembre possa diventare 31 dicembre 2025 – conclude il presidente degli industriali – perché io credo che oggi quello che serve è la continuità, non possiamo lasciare indietro nessuno, quindi ci fa piacere che sia stata fatta un po’ di retromarcia".

Un passaggio anche sull’Unione europea, oggetto di critiche per l’approccio ritenuto eccessivamente burocratico: "L'Ue sta sbagliando quasi tutto, io sono un europeista convinto, ma oggi l’Europa così come è non serve. Un Ue in cui la burocrazia viene prima del mettere a terra le cose, su alcuni capitoli siamo molto critici, il rischio è di perdere l’industria di base, non solo noi ma anche i francesi, i tedeschi, gli spagnoli, l’Europa produttiva sta dicendo che oggi serve che l’Ue cambi passo, non c'è più tempo", ha affermato a margine dell’incontro palermitano.