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Energia

Rinnovabili, Sicilia protagonista nella "svolta" green del Paese: «Senza l’Isola nessuna transizione»

Il forum di Legambiente su fotovoltaico ed eolico. L'ambizione è di produrre qui il 15 per cento dell'energia pulita d'Italia, «ma servono nuove regole»

Antonio Giordano

19 Novembre 2025, 07:43

rinnovabili

Senza la Sicilia non c'è transizione energetica. È la conclusione tratta alla fine del Forum QualEnergia "Il futuro è rinnovabile", organizzato ieri da Legambiente Sicilia. Nel corso della giornata è stato analizzato lo stato di salute delle rinnovabili nell'isola e sono stati anche analizzati i limiti da superare se si vuole giungere all'obiettivo di produrre in Sicilia il 15 per cento delle energie rinnovabili nazionali.

Ogni ragionamento sul ruolo delle rinnovabili in Sicilia parte dallo stato di fatto. Quarta regione per potenza rinnovabile installata, la Sicilia è settima per produzione di energia con un mix fatto quasi esattamente a metà tra eolico e fotovoltaico. Nel caso dell'energia prodotta dal vento la Sicilia è seconda per produzione in Italia dopo la Puglia, mentre paradossalmente è settima nella produzione dal sole in una classifica guidata dalla Lombardia. C'è però moltissimo potenziale per crescere: la nuova potenza da fonti rinnovabili è cresciuta del 15 per cento nel 2025 rispetto all'anno precedente, con un totale di 85 mila impianti su tutto il territorio, e il trend è trainato proprio dal fotovoltaico con una crescita del 23,6 per cento.

In questo scenario giocheranno un ruolo anche aziende come Terna con il Tyrrhenian Link, che unirà la Sicilia alla Sardegna e alla Campania permettendo l'immissione in rete dell'energia prodotta in tutta la penisola, o come i progetti di ricerca nel fotovoltaico e agrivoltaico di Enel. O con Edison, che con una partecipazione in un progetto al largo di Pozzallo entrerà nel settore dell'eolico offshore, ancora in stato embrionale nei mari italiani.

Il punto è, semmai, superare i limiti a cui già adesso la Sicilia è andata a sbattere. Al netto del fatto che la produzione di energia è affidata ancora a fonti fossili per poco più della metà del totale, Legambiente fa notare che nei primi mesi del 2025 si è registrata una frenata di investimenti. La Sicilia ha raggiunto i 5,8 mila megawatt di potenza installata nel 2025, in linea con i trend previsti, ma dovrà installarne a una media di 1,6 all'anno per arrivare all'obiettivo previsto per il 2030 di 10,4 mila megawatt. Se invece si procedesse con il ritmo attuale di 420 all'anno la Sicilia arriverebbe all'obiettivo nel 2050, vent'anni in ritardo.

Tutte cose su cui Legambiente Sicilia chiede un intervento della Regione: «Abbiamo un Pears, piano energetico ambientale, fermo a obiettivi del 2020 - dice Tommaso Castronovo, presidente dell'associazione - che deve essere aggiornato, con obiettivi in linea con il piano nazionale integrato per l'energia e il clima e con il livello tecnologico, includendo tecnologie come l' agrivoltaico e l'offshore. Poi si deve intervenire sulle aree idonee. Chiediamo alla regione di guardare con favore alle rinnovabili e non porre un freno come è stato fatto altrove».