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Agrigento Capitale della Cultura

Un sito multistrato per raccontare la Scala dei Turchi

Sabato la presentazione con visita guidata

Redazione Agrigento

11 Dicembre 2025, 10:42

Un sito multistrato per raccontare la Scala dei Turchi

La Scala dei turchi

Sopra e sotto la linea d’acqua, tra il bagliore abbagliante della falesia e le sue cicatrici ambientali, la Scala dei Turchi — la spiaggia italiana più popolare su Instagram — sfugge a una sola chiave di “lettura” e a un unico modello di protezione.

Dalla sua storia irregolare, segnata da traversie e da inesauribili possibilità di racconto del territorio, nasce un progetto che riporta al centro questa elegante “signora”, cui è dovuto rispetto. Dal benessere della Posidonia alle dune, dalle formazioni a gradoni alla memoria dei luoghi, dai set cinematografici (“Malena” di Giuseppe Tornatore, “In guerra per amore” di Pif, il video “L’addio” dei ComaCose, oltre a numerosi spot) ai ritrovamenti della Villa Romana, fino allo sfruttamento delle miniere di zolfo: ogni ambito verrà esplorato con linguaggio non accademico, accompagnato da fotografie, mappe interattive e narrazioni.

Sabato prossimo (13 dicembre) sarà presentato il sito “Eco-culture della Scala dei Turchi”, parte del più ampio progetto “Sponde”, inserito nel dossier di candidatura di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. “Sponde”, a cura dei professori Vetri Nathan e Teresa Fiore, si articola in più capitoli dedicati ai flussi migratori e ai legami con le terre d’origine.

I materiali sono stati elaborati in prospettiva storica e artistica — è in corso ad Agrigento, fino al 31 dicembre, la doppia mostra “Diritto di sangue/Rovescio di sangue” con installazioni di Marina Sagona e Maria Rapicavoli — e, in questo caso, digitale. La piattaforma di mappatura offrirà percorsi alternativi per esplorare l’intera area, considerata come un incantevole, benché complesso, ecosistema multistrato.

Attraverso una lettura multidisciplinare — botanica, biologia marina, geologia, gastronomia, cinema e letteratura — il portale invita a entrare in un universo di storie umane e non umane, ben più articolato della semplice località balneare, con l’obiettivo di stimolare un sentimento di tutela verso un luogo tanto spettacolare quanto estremamente fragile.

Agevole da consultare anche da smartphone, l’iniziativa non si propone come conclusa, ma come sito aperto e “poroso”, in costante evoluzione: nei prossimi mesi sarà arricchita con nuovi contenuti (fotografie, interviste, testi) e mira ad accogliere ulteriori contributi, auspicando la partecipazione attiva delle comunità locali.

Per il lancio è stata organizzata una presentazione sul posto, a Realmonte [evento gratuito con pranzo a sacco incluso, partecipazione già sold out]. Alle 10 è prevista l’illustrazione e la messa online del sito (a cura dei professori Vetri Nathan, in collegamento da UCLA, e Teresa Fiore, in presenza); alle 12 seguirà la visita alla Scala dei Turchi, con il doppio racconto di Marcello Mira, guida naturalistica, e di Antonino Dinolfo, educatore ambientale.

Il sito è un progetto co-ideato e co-realizzato da Vetri Nathan (UCLA) e Teresa Fiore (Montclair State University), con il supporto dell’assistente di ricerca Giacomo Frazzetta (UCLA) e con i contributi di docenti dell’Università di Palermo, guide ambientaliste, chef e residenti.

“Sponde” rientra in Agrigento2025, con la co-sponsorizzazione dell’Inserra Chair in Italian and Italian American Studies (Montclair State University), di UCLA (University of California, Los Angeles) e del Multispecies Futures Lab, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Fondazione Agrigento Capitale, della Regione Siciliana e del Comune di Agrigento, e con l’ospitalità del Comune di Realmonte.