Delusa: il canto coraggioso di Jessica feat Seby tra amore e dolore
La storia intensa di Jeanne Hébuterne e Modigliani rivive in una canzone che denuncia la violenza sulle donne con parole e musica, un grido di speranza e lotta per la libertà e il rispetto.
“Delusa” è l’ultimo singolo di Jessica Cannavò e Sebastiano Infantino, in arte “Jessica feat Seby”, uscito qualche giorno fa su tutte le piattaforme digitali e che sta già suscitando grande interesse su YouTube. Un testo che rispecchia una realtà contemporanea, anche se si ispira a una storia vera, quella di Jeanne Hébuterne, una pittrice francese, musa e compagna di Amedeo Modigliani. Ebbero una storia appassionata, tormentata, un amore turbolento segnato dalla morte di entrambi. Jeanne rimase fedele a un amore contrastato dalla sua famiglia di rigido stampo cattolico e patriarcale, opprimente, che la spinse verso il trasgressivo mondo bohémien, un fascino che le fu fatale quando il suo destino si incrociò con quello di Modigliani.
Jeanne abbandonò la facoltosa famiglia per vivere di stenti e povertà col suo grande amore, sopportò tradimenti e frustrazioni. Sola, ripudiata dalla famiglia, rinunciò a colori e pennelli per diventare la musa a tempo pieno dell’artista e visse con lui affrontando mille vicissitudini. Quando entrambi sembravano poter risollevarsi, grazie alla vendita di vari quadri che stava portando una certa agiatezza, Modigliani si ammalò di tubercolosi e morì il 24 gennaio 1920, assistito dalla sua Jeanne che non lo lasciò mai solo. Purtroppo lo sconforto portò Jeanne al suicidio: incinta di otto mesi, si lanciò due giorni dopo la scomparsa del suo amato dal quinto piano dell’appartamento in cui vivevano.
“Questa storia — ha spiegato Jessica — mi ha molto colpito e, assieme a Seby e a Antonino Campo (in arte Cruello), abbiamo scritto parole e musica. Questa donna per amore ha sopportato di tutto, fino all’estremo sacrificio della vita. Anche oggi spesso le donne sopportano violenze fisiche e psicologiche e non si ribellano, continuando ad amare i propri aguzzini, illudendosi di ricevere ‘amore’, e quando si ribellano vengono uccise senza alcuna pietà. Questo non va bene, questo andazzo deve cambiare, e la giornata internazionale contro la violenza sulle donne deve essere un monito a perseguire un percorso di cambiamento reale verso la strada della libertà, contro ogni discriminazione subita dalle donne, affinché la parola ‘femminicidio’ scompaia dal vocabolario. Ma c’è ancora tanta strada da fare, bisogna intervenire in tutti i campi, a partire dalla scuola e dalle famiglie”.
Jessica sente particolarmente questo problema perché lei stessa è stata discriminata e oggetto di bullismo, e ha lottato perché si sentiva prigioniera in un corpo non suo. Prima era “Alfio”, ora da alcuni anni è Jessica e viveva in un paese ai piedi dell’Etna, circondata da pregiudizi e vittima di mille tabù. “Ho molto sofferto — ha spiegato Jessica — perché mi sentivo imprigionata in un corpo che non era mio, i miei genitori non capivano, i miei compagni di scuola ridevano e mi prendevano in giro se mettevo lo smalto sulle unghie, per strada la gente additava me e la mia famiglia, come se fossimo degli extraterrestri. Poi finalmente ho intrapreso un lungo e travagliato percorso e da bruco sono diventata ‘una farfalla’, e per fortuna anche i miei genitori hanno capito e accettato il mio vero essere”.
“Ho raccontato la mia storia in varie trasmissioni: ‘Al posto tuo’ e ‘Ricomincio da qui’ su Rai 2, come opinionista e cantante grazie alla giornalista Alda D’Eusanio; ho partecipato a ‘I fatti vostri’ con Magalli, sono stata ospite a Rai Radio 2 da Marco Baldini. Inoltre la trasmissione ‘Zona bianca’ su Rete 4 ha immortalato il mio matrimonio, quando ho coronato il mio sogno d’amore. Ho ripreso in mano la mia vita e vado avanti”.
“Assieme a Seby ho fatto della mia passione per il canto un lavoro e insieme ci esibiamo nei locali, nelle piazze e nei teatri. Siamo molto prolifici in fatto di canzoni, che devo dire sono apprezzatissime sui social e dal pubblico. Abbiamo un vasto repertorio: ‘Abbracciami’, ‘Magic Moment’, ‘Sul mio letto’, ‘Noi’ e altre. A breve uscirà il brano intitolato ‘Io non sono un peccato’, scritto da me, da Seby e da Cruello. Invece una grossa novità a seguire: la canzone in siciliano ‘U beddu di li beddi’, scritta da Alfio Patti, e sono particolarmente emozionata e onorata perché l’aedo dell’Etna ha scritto la mia storia”.