Fiati d'epoca e fortepiano: al Festival Internazionale del Val di Noto "Magie Barocche"
31 ottobre all'Auditorium del Conservatorio "Vincenzo Bellini": Collegium Musicum Catania propone due programmi con strumenti d'epoca, clarinetto solista e quintetti di Danzi e Mozart
Un felice ritorno al Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche, quello del Collegium Musicum Catania, ensemble diretto dal M° Angelo Litrico, specialista negli strumenti a fiato d’epoca barocca e moderni, che presenta il 31 ottobre due eccellenti programmi (alle 19 e alle 20.30). Nel secondo, Litrico suonerà in qualità di clarinettista solista insieme al complesso di musica da camera Accademia Efesto. E ciò avverrà dopo la consueta pausa del wine break (con degustazione di ricercati e pregiati vini DOC) che caratterizza ormai da tempo il Festival.
Una delle novità di questa quindicesima edizione è che alcune date, come questa di giorno 31, vedranno come luogo per i concerti l’Auditorium del Conservatorio «Vincenzo Bellini» di Catania (via Sacro Cuore, 3).
Anche quest’anno non mancano le esibizioni di strumenti musicali “particolari” come lo chalumeau, antenato del clarinetto (qui addirittura in un concerto di Telemann che ne prevede ben due), il flauto traversiere e il cosiddetto fortepiano, il pianoforte “storico”, precursore dello strumento moderno che conosciamo.
Verrà dunque presentata una “rosa dei venti”, come direbbero i francesi (instruments à vent) nel senso figurato di gruppo scelto di aerofoni, attraverso Concerti dell’or ora citato Telemann (che mette a confronto il flauto a becco e il traverso), del nostro grande Vivaldi (che ne scrisse una quantità potremmo dire “esagerata” per tanti timbri diversi; una ventina solo per oboe) e di un poco noto compositore, Giovanni Chinzer, fiorentino della prima metà del Settecento. Quest’ultimo, similmente a Telemann, fa dialogare tra loro due clarinetti. Inoltre, si avrà anche modo di apprezzare le qualità sonore ed evocative della tromba, in una Sonata di Purcell e in una Suite di Handel, queste ultime entrambe “orchestrali” da parte di due grandi autori inglesi.
Il concerto delle 20.30 ha come protagonista il pianoforte delle origini, in due pagine musicali che lo vedono brillare insieme a oboe, clarinetto, corno e fagotto, le cui parti saranno rispettivamente eseguite da componenti dell’Accademia Efesto: Gioacchino Comparetto, Angelo Litrico, Michele Spataro e Giovanni Petralia; mentre lo strumento a tastiera sarà suonato da Adalgisa Badano. In definitiva, un “gruppo dei Cinque” che interpreterà due quintetti, uno (in re minore, op. 41) del compositore tedesco Franz Ignaz Danzi, figlio di un violoncellista italiano, e l’altro (in mi bemolle maggiore, K452) di Wolfgang Amadè Mozart (come il salisburghese amava solitamente firmarsi).
Il prossimo appuntamento sarà domenica 9 novembre a Palazzo Biscari con altri quintetti, stavolta non per fiati ma per archi e con la partecipazione della chitarra, di cui Luigi Boccherini, autore delle musiche, fu virtuoso e innovatore.
Da come si può evincere dal programma generale visibile sul sito www.magiebarocche.it, il Festival Internazionale del Val di Noto, anche in questa sua quindicesima edizione, continua a proporre concerti di alta qualità artistica, con eccellenti artisti e musiche di raro spessore.
Biglietti: intero € 10 (inclusi diritti di prevendita); ridotto € 5.
Informazioni e prenotazioni: chiamare il numero 392 0359972 o scrivere a info@magiebarocche.it.
Sia l’abbonamento sia i biglietti si possono acquistare online su Do it yourself: https://www.diyticket.it/artists/3816/magie-barocche-2025