×

Biopic dedicato al "Boss"

Dal caos di Shameless al silenzio di Nebraska: Jeremy Allen White diventa Springsteen

L'attore è il protagonista di “Springsteen - Liberami dal nulla” (Springsteen: Deliver Me From Nowhere), diretto da Scott Cooper

Leonardo Lodato

05 Ottobre 2025, 18:17

Dal caos di Shameless al silenzio di Nebraska: Jeremy Allen White diventa Springsteen

Jeremy Allen White nei panni di Bruce Springsteen

Da Lip Gallagher a Bruce Springsteen: a pensarci, il percorso di Jeremy Allen White sembra segnato dal desiderio di attraversare la vulnerità maschile senza mai nasconderla. In Shameless, l’attore newyorkese aveva dato volto al più lucido dei figli di Frank Gallagher — un genio inquieto, costantemente in bilico tra talento e autodistruzione. Oggi, a 34 anni, quella stessa inquietudine diventa materia viva nel suo primo vero ruolo da protagonista cinematografico: Springsteen – Liberami dal nulla, diretto da Scott Cooper e presentato al New York Film Festival.

White si cala nei panni del “Boss” in uno dei momenti più intimi e fragili della carriera del cantautore: la genesi di Nebraska, album spartano e dolente registrato all’inizio degli anni Ottanta. «È stato come fare un salto nel buio», ha ammesso l’attore, che non aveva mai cantato né suonato prima. Una sfida che sembra quasi scritta per lui, abituato a dare voce a personaggi che vivono sull’orlo dell’abisso e che trovano nella crepa la loro verità.

Se in The Bear White aveva cucinato la tensione del trauma familiare dentro una cucina claustrofobica, qui si misura con il silenzio e la solitudine di uno studio di registrazione, chiamato a reinterpretare canzoni che parlano di padri distanti e di redenzioni mancate. Non a caso, il brano che più lo ha toccato è My Father’s House, un sogno di riconciliazione impossibile che risuona come eco della sua lunga galleria di figli irrisolti — da Lip a Carmy, fino al Bruce di Nebraska.

Scott Cooper lo definisce «umile e spavaldo al tempo stesso»: due qualità che, dice il regista, «non si insegnano alla Juilliard». È forse proprio questo equilibrio tra insicurezza e sfida che rende White uno degli interpreti più interessanti della sua generazione. Dalla periferia fittizia del South Side di Chicago alla mitologia rock del New Jersey, Jeremy Allen White continua a raccontare la stessa storia: quella di uomini che cadono, ma non smettono mai di cercare una forma di grazia.