il caso
Taormina, è braccio di ferro sulla zip-line
Palazzo dei Giurati si costituirà in giudizio al Tar di Catania
È ancora battaglia legale tra Palazzo dei Giurati e la società “Adrenaline Flying Taormina Srl”.
Quest'ultima doveva realizzare una spettacolare “zip line”, lungo cavo sul quale turisti ed appassionati avrebbero potuto godere, imbragati di tutto punto, di un suggestivo panorama dall'alto di una Taormina dalle tante sfaccettature.
Come si ricorderà il complesso sportivo, simile ad altri già aperti in altri siti, era stato autorizzato al tempo del sindaco Mario Bolognari e dal Consiglio comunale di quella fase amministrativa. Poi il governo del primo cittadino, Cateno De Luca, e il Consiglio comunale in carica, hanno revocato il precedente benestare.
L’opera prevedeva una prima linea che sarebbe dovuto partire da monte Porretta con arrivo previsto in contrada Lombardina. Una seconda tratta avrebbe dovuto, da qui, raggiungere la via Lowrence per arrivare con un terzo spezzone in via Zaccani.
Il progetto aveva ottenuto, oltre a quello comunale, tutti i nulla osta e precisamente quello di: assessorato regionale al Territorio ed Ambiente, Sovrintendenza di Messina, Aeronautica militare, Enac e Genio Civile.
Il progetto, però, non era piaciuto agli ambientalisti dell'associazione Patrimonio Sicilia, presieduta da Eddy Tronchet. Probabilmente anche alla luce di questo dissenso, Palazzo dei Giurati ha effettuato un passo indietro annullando il proprio start all’avveniristico intervento.
Così la Giunta ha dato incarico ad un legale, con l’ente che andrà quindi costituito nel giudizio innanzi al Tribunale Amministrativo per la Regione Sicilia di Catania, perché “Adrenaline Flying s.r.l.” ha chiesto l'annullamento della deliberazione del Consiglio Comunale del Comune di Taormina del 29 Agosto scorso che aveva deliberato l’aggiornamento del catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco per gli anni 2022 e 2023.
Il Comune ha dato incarico per la difesa dell’ente all’avv. Gaetano Callipo, con studio legale in Gioia Tauro, che stava già seguendo la vicenda. La spesa complessiva da impegnare per tale incarico è di circa 8mila euro. Prosegue, dunque, il contenzioso relativo a questo progetto di impianto sportivo.