grotte
Pneumatici a fuoco davanti alla porta di casa: intimidazione a imprenditore
La Procura della Repubblica di Agrigento sulla vicenda ha aperto un fascicolo d'indagine
carabinieri
Qualcuno ha poggiato e dato alle fiamme due pneumatici e alcune bombolette di gas da campeggio, davanti alla porta d'ingresso dell’abitazione di un imprenditore cinquantacinquenne. Il fatto è accaduto, ieri notte, alla periferia di Grotte. Se si sia trattato di un avvertimento o di una vendetta sono tutte ipotesi al vaglio dei carabinieri, alle prese con le indagini per dare una spiegazione al grave gesto che ha tutte le caratteristiche di un’intimidazione. Una prima relazione è stata inviata alla Procura della Repubblica di Agrigento, che sulla vicenda ha aperto un fascicolo d'indagine, a carico di ignoti, con l'ipotesi di reato di danneggiamento a seguito di incendio.
Da una prima ricostruzione dell'accaduto, quasi sicuramente, ignoti incendiari, approfittando dell'oscurità e della strada deserta, hanno collocato le gomme e le bombolette di gas a ridosso della porta, e dopo avere versato sopra del liquido infiammabile, hanno appiccato il fuoco, per poi allontanarsi velocemente. Per fortuna, prima ancora che il panico prendesse il sopravvento e le fiamme avvolgessero l’uscio di casa, il proprietario si è precipitato ad intervenire e, con l'utilizzo di mezzi di fortuna e secchi di acqua, ha spento il principio di rogo.
Scattato l'allarme, sul posto, sono immediatamente accorsi i carabinieri della Compagnia di Canicattì. L’imprenditore è stato sin da subito sentito, nel tentativo di dare una risposta all'evento. L'obiettivo era uno soltanto: riuscire a capire se avesse avuto, di recente, richieste di denaro, problemi o dissidi, e se avesse dei sospetti, più o meno mirati, su chi ha potuto mettere a segno l'intimidazione. Su questo fronte non sono trapelate indiscrezioni.
La pista privilegiata è quella di un avvertimento, per motivi che al momento restano sconosciuti. I militari stanno cercando di fare in fretta per riuscire a comprendere in che ambito sia maturata l'azione criminale e poi, naturalmente, provare ad identificare il responsabile del raid intimidatorio.