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L'iniziativa

"Ninu u ballerino" e il “Mandato di cottura” al carcere di Caltanissetta

Nuovo progetto di reinserimento sociale con “I sapori della libertà”: protagonisti 10 detenuti che hanno preparato pietanze tipiche della gastronomia palermitana

17 Dicembre 2025, 03:30

"Ninu u ballerinu" e il “Mandato di cottura” al carcere di Caltanissetta

Le educatrici della struttura penitenziaria di Caltanissetta

Un progetto che unisce tradizione, formazione e speranza. 

Nell’ambito delle iniziative risocializzanti promosse dalla Casa Circondariale di Caltanissetta in vista delle festività natalizie, è stato realizzato l’evento “Mandato di cottura – I sapori della libertà”. L’iniziativa ha visto protagonisti cuochi volontari e detenuti, impegnati insieme in un percorso condiviso di preparazione di piatti ispirati alla tradizione gastronomica siciliana, guidati dal cuoco Antonino Buffa, noto come “Ninu u ballerino” di Palermo.

Un’esperienza concreta e simbolica, capace di trasformare la cucina in uno strumento di apprendimento e riscatto, rieducazione e reinserimento sociale, consentendo ai detenuti di acquisire competenze pratiche spendibili nel mondo del lavoro, rafforzare il senso di responsabilità e vivere un’esperienza attiva e formativa. L’apprendimento delle tecniche culinarie contribuisce inoltre al benessere fisico e psicologico delle persone ristrette e favorisce un miglioramento del clima relazionale all’interno dell’istituto.

Un percorso che rafforza l’autostima dei detenuti e ne valorizza il ruolo attivo all’interno del contesto trattamentale. La realizzazione del progetto è stata sostenuta dal Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Sicilia, dalla direttrice della Casa Circondariale di Caltanissetta, dott.ssa Giulia Gelsomino, e dal Comandante di Reparto Marcello Matrascia. Un ruolo centrale nell’organizzazione è svolto dall’Area Trattamentale, coordinata da Stefano Graffagnino, con il supporto dell’assistente amministrativo Luigi Lopiano e il contributo dei funzionari della professionalità giuridico-pedagogica Michele Alessandro Falsone, Ivana Temporale, Ivana La Rocca e Sonia Lucia Sollami, impegnati nella progettazione e nel coordinamento delle attività. Fondamentale anche la collaborazione del Corpo di Polizia Penitenziaria, in particolare degli assistenti Giuseppe Cassisi, Massimiliano Di Forti e Davide Castronovo.

Determinante il sostegno della Cesam di Palermo, ente di formazione professionale, con il presidente Fabio Carraro, che ha rafforzato la valenza educativa e formativa del progetto. Un contributo significativo è stato inoltre assicurato dai volontari, tra cui il presidente del Movi, Filippo Maritato, a testimonianza del ruolo fondamentale del volontariato nei percorsi di inclusione e crescita umana nella realtà penitenziaria.

I detenuti coinvolti nella preparazione sono stati 10, mentre la distribuzione ha riguardato tutti i reclusi e coloro che erano presenti l’altro ieri pomeriggio nel carcere, in totale circa 300 persone. Hanno preparato pietanze della gastronomia palermitana: panelle, milza, e condito i panini anche con formaggio e olive. Il maestro Buffa ha coinvolto i 10 detenuti nella preparazione dei cibi, spiegando le ricette. Infine ha regalato pure il libro con le sue ricette. Il pomeriggio è stato pure allietato con l’animazione e la musica.