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La denuncia

«Al Pronto soccorso trattato come un animale». La denuncia di un paziente da Siracusa

Un docente in pensione: sgomento per l’atteggiamento di un infermiere. Sul caso il Codacons annuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa

09 Dicembre 2025, 14:39

14:49

«Al Pronto soccorso io, paziente trattato come un animale»

«Sono un insegnante in pensione e per un dolore lancinante alla spalla sono stato costretto a chiamare il 118 per andare al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I. Non credevo di assistere a tanto disagio».

A parlare è C. M., docente in pensione, che nei giorni scorsi ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari del reparto di emergenza.

«Moltissimi pazienti attendevano di essere visitati da un medico, impensabile perché in quel momento i sanitari erano tutti impegnati. C’erano pazienti distesi sulle barelle che urlavano dal dolore, altri stressati dalle lunghe attese piangevano, stanchi e amareggiati perché sofferenti. Una situazione che mi ha lasciato sgomento, spero che il direttore generale e le autorità si impegnino per risolvere l’emergenza». L’ex docente non ha dubbi sul fatto che al Pronto soccorso vi siano operatori preparati.

«Tuttavia - commenta C. M. - i tagli effettuati in questi anni dalla politica regionale hanno causato una situazione penosa che cancella il sacro diritto alla salute delle persone che soffrono. È necessario un immediato intervento affinché il Pronto soccorso accolga i pazienti con più umanità. Fa male al cuore vedere che i pazienti sofferenti debbano attendere ore prima della visita. Inoltre è incomprensibile che un paziente con una frattura alla spalla sia stato mandato a casa per mancanza di posti letto in Ortopedia. Penso che sia inaccettabile nei confronti di chi soffre. Chiedo ai vertici dell’Azienda sanitaria di intervenire con urgenza per migliorare le condizioni di accoglienza.

«Pur col dolore alla spalla - aggiunge il pensionato - un giovane infermiere privo di educazione e rispetto nei confronti di chi soffre si è permesso di allontanarmi perché il “veterinario” - parole sue - era andato via. Che umiliazione! Sconosce questo infermiere il rispetto che deve anche al suo ruolo di professionista della salute che ha trattato un paziente sofferente come un animale».

L'intervento del Codacons

Il caso, reso noto da "La Sicilia" è stato ripreso anche dall'associazione consumatori Codacons, che scrive: «Non è la prima volta che un cittadino, costretto a ricorrere al Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I di Siracusa, denuncia pubblicamente condizioni critiche all’interno del reparto di emergenza». 

L’episodio ha spinto il Codacons – attraverso il vicepresidente regionale, avvocato Bruno Messina – a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa per verificare se, nei fatti denunciati, possano configurarsi ipotesi di rifiuto di atti d’ufficio.
«Siamo di fronte – dichiara Messina – all’ennesimo episodio che coinvolge il Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I. Qui non parliamo solo di ritardi o disservizi: un paziente non ha ricevuto cure adeguate in tempi ragionevoli ed è stato persino umiliato con frasi indegne, che ricordano più un lager che un luogo di cura. La sanità pubblica non può essere ridotta a questo stato e i cittadini non possono essere trattati in questo modo. Chiederemo alla Procura di accertare eventuali responsabilità penali, valutando anche la condotta dell’infermiere, perché il diritto alla salute e alla dignità non può essere calpestato».
Lo stesso pensionato ha attribuito parte del caos ai tagli imposti dalla politica regionale, richiamando una situazione che non può più essere considerata "eccezione", bensì un problema strutturale. 
«Ecco perché – prosegue Messina – chiediamo al Ministero della Salute di intervenire con urgenza inviando ispettori ministeriali per verificare le condizioni operative e organizzative del Pronto Soccorso. La carenza di risorse, di posti letto e persino di umanità non può diventare la normalità».