Sindacati
Costruzioni, la Fillea Cgil Sicilia: “Rallentamento pericoloso. Cresce il rischio usura e infiltrazioni mafiose”
Il segretario regionale Pistorio avverte che tagli e ritardi nei rimborsi stanno bloccando cantieri, mettendo a rischio imprese e aprendo spazi alla criminalità.
Foto tratta da https://www.regione.sicilia.it
La Fillea Cgil Sicilia lancia l’allarme sul rallentamento del settore delle costruzioni, un comparto che rappresenta uno dei principali motori produttivi dell’Isola. Il segretario generale Giovanni Pistorio (nella foto qui sotto) avverte come scelte di bilancio e indirizzi normativi del Governo stiano comprimendo investimenti, liquidità e prospettive, con effetti amplificati proprio in regioni fragili come la Sicilia. “Senza risorse certe e senza una programmazione stabile – afferma Pistorio – il rischio è di fermare cantieri fondamentali e mettere in crisi imprese e lavoratori”.

La manovra, quella nazionale, secondo la Fillea Cgil, non prevede fondi dedicati per il piano casa e traduce in tagli significativi la spesa per le opere pubbliche. “Certamente si potrebbe fare tanto di più - continua Pistorio - se le risorse infruttuosamente messe lì per il ponte venissero svincolate e utilizzate per le opere pubbliche necessarie all’infrastrutturazione dell’area dello stretto, per consentire un attraversamento stabile dei treni, e non solo di quelli rapidi e veloci, e per il completamento di importantissimi assi viari, quali la Modica-Gela e la Gela-Mistretta (la cosiddetta Nord-Sud), nonché per la messa in moto della procedura per la nuova Tangenziale di Catania. Servono urgentemente, tra l’altro, interventi concreti sull’efficientamento energetico rispetto al quale la nostra regione patisce un ritardo difficilmente recuperabile”.
Per quanto riguarda le ristrutturazioni, limitate a un solo anno e senza un valido supporto di regole a sostegno, rispetto alle quali il sindacato avrebbe potuto incidere ma non è stato consultato, “vengono giudicate troppo deboli e permeabili al malaffare - ancora Pistorio - con il rischio di incrementare lavoro nero e irregolarità. Sul fronte dei costi, la Fillea Sicilia denuncia i ritardi nei rimborsi del caro materiali previsti dal DL Aiuti per i lavori eseguiti tra fine 2024 e inizio 2025. Senza quelle compensazioni molte imprese siciliane non reggeranno. I cantieri stanno già rallentando e i ritardi nei pagamenti degli stipendi crescono”.
A pesare ulteriormente è la prospettiva che, dal 2026, gli extracosti dei materiali vengano scaricati sulle stazioni appaltanti. “Con molti Comuni siciliani in difficoltà finanziaria, se non già in condizioni di dissesto o di pre-dissesto – osserva Pistorio – questa scelta rischia di tradursi nel mancato completamento dei lavori o di consegnare a cosa nostra e agli usurai le redini di un intero comparto produttivo”.
E Pistorio torna sul tema: “La criminalità organizzata dispone di liquidità immediata e può sostituirsi al credito legale, rilevare imprese in difficoltà, influenzare subappalti e controllare la filiera. Ogni ritardo nei pagamenti - conclude il segretario generale della Fillea Cgil Sicilia - diventa un’occasione per i clan di inserirsi nel settore, approfittando della fragilità del tessuto economico siciliano. Pericolo simile a quello già vissuto negli anni Novanta”.