A Merì
Il "ladro gentiluomo": prima ruba i fiori dalla panchina rossa poi si pente, si autodenuncia e li ricompra
Il “giallo” che aveva fatto indignare la comunità di Merì (piccolo comune nel Messinese) nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne è stato risolto in meno di 24 ore
Fiori rubati dalla panchina rossa, anzi no. Il “giallo” che aveva fatto indignare la comunità di Merì (nel Messinese) risolto in meno di 24 ore. Intorno alle 13 del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’amministrazione di Merì depone un mazzo di fiori sulla panchina rossa all’ingresso del paese. Un gesto sobrio e semplice da parte dell’assessora alle Pari opportunità, Mariella Gugliotta, accompagnata dalle consigliere Giusy D'Amico e Martina Messina e dalla segretaria generale Anna Maria Carugno. Passa qualche ora, però, e quel mazzo di fiori sparisce.
Proprio l’assessora Gugliotta annuncia che avrebbe sporto denuncia «per affermare civiltà, consapevolezza e impegno concreto». Ma, proprio mentre l’assessora si stava recando alla polizia municipale, guidata dalla comandante Maria Ilenia Isgró, è arrivato il colpo di scena. Il responsabile era stato già individuato. L’uomo, resosi conto dell’attenzione generata dall’episodio, ha contattato il Comando spiegando di non conoscere il valore simbolico dei fiori su quella panchina e di averli considerati un oggetto abbandonato. Visibilmente dispiaciuto, ha formulato formali scuse e si è detto pronto a sostituire il mazzo a proprie spese.
Ed è stato di parola. Ieri mattina, infatti, si è presentato e ha deposto un mazzo di fiori freschi. Per la gioia del Comune: «I fiori sono tornati sulla panchina rossa. Ancora più belli. Viva la civiltà, viva il rispetto, viva i valori veri».