La requisitoria
Cocaina e crack dalla Calabria: chieste pene per 212 anni di carcere
Blitz “Cemento”: smascherate due organizzazioni di trafficanti di droga. Sono 17 gli imputati che hanno scelto l’abbreviato
Oltre due secoli di carcere per diciassette imputati. Questi i numeri delle richieste di pena formulate ieri dalla pm Rosaria Molè al termine della requisitoria del processo abbreviato frutto dell’inchiesta “Cemento”. Le indagini della squadra mobile permisero di sgominare due organizzazioni criminali specializzate nel traffico di droga, una all’ingrosso e una al minuto. I due gruppi avevano in comune i fornitori calabresi di cocaina e crack.
Il centro nevralgico dell’inchiesta era via Palermo: qui i poliziotti posizionarono delle telecamere e smascherarono i narcos e gli acquirenti catanesi. Gli investigatori fecero scattare le intercettazioni grazie a un input investigativo arrivato dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Checco Scordino, ex soldato del gruppo mafioso dei Nizza.
La prima organizzazione criminale era gestita da Antonio Cocuzza, personaggio molto conosciuto all’interno dello scacchiere del clan Santapaola, anche se in questo caso non è contestata l’aggravante mafiosa. Il boss, in questo caso “della droga”, aveva come braccio destro il genero Sebastiano Giovanni Buda. Lo spaccio avveniva al civico 499 di via Palermo (sotto casa) e inoltre c’era una sorta di “filiale” in via Federico Fellini al Villaggio Sant'Agata.
L’altra “piazza” scoperta dai poliziotti era quella capitanata da un altro nome altisonante di Cosa Nostra: Francesco Platania, detto “Franco do Cemento”. Da qui trasse ispirazione il nome dell’operazione. Nella casa di via Palermo abitava Maria Francesca Nicotra, parente della moglie del boss. La cocaina trasportata dai calabresi in classiche bag da supermercato poi era spostata in via Delle Carote.
Ecco le richieste sollecitate dalla pm al gup: Salvatore Assennato 14 anni, Emanuele Barrile detto “Nikita” 12 anni, Sebastiano Giovanni Buda 20 anni, Antonino Cocuzza 20 anni, Ferdinando Faro detto “Pitbull” 14 anni, Josè Gioia 8 anni, Agatino Giuffrida 14 anni, Francesco La Spina 10 anni, Maria Francesca Nicotra 10 anni, Damiano Platania 10 anni, Franco Platania detto “cemento” 20 anni, Giuseppe Platania 10 anni, Natale Platania 14 anni, Benedetto Rapisarda 12 anni e 8 mesi, Nicolò Ventimiglia 10 anni, Cristian Viglianesi 10 anni. Le arringhe difensive cominceranno il 15 dicembre con un’udienza fino ad aprile.
