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l'anniversario

«Al centro la persona e l'impresa»: a Villa Igiea il convegno per i trent'anni dell'Ente bilaterale del turismo siciliano

L'intervento del presidente Ebrts durante la manifestazione, con la proposta di un osservatorio per «dati, formazione e politiche che prolunghino la stagione e rafforzino le competenze»

Redazione Palermo

21 Novembre 2025, 13:51

«Al centro la persona e l'impresa»: a Villa Igiea il convegno per i trent'anni dell'Ente bilaterale del turismo siciliano

Il trentennale dell’Ente Bilaterale del Turismo siciliano è stato celebrato a Palermo con un convegno ospitato nella Sala Basile di Villa Igiea.

Davanti a un pubblico composto da rappresentanti delle associazioni datoriali, delle organizzazioni sindacali, delle istituzioni regionali e da numerosi addetti ai lavori che hanno condiviso il percorso dell’ente, il presidente dell'EBRTS, Stefano Spitalieri, segretario generale della FISASCAT Cisl regionale, ha ripercorso le tappe fondamentali di questa storia comune.

Nel suo intervento ha voluto ricordare la figura di Nicola Farruggio, già presidente di Federalberghi, scomparso prematuramente lo scorso gennaio, insieme ai tanti colleghi che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo dell'ente.

Trent'anni fa - ha ricordato il presidente - la bilateralità nel turismo era una scommessa. Oggi è un’infrastruttura sociale e professionale senza la quale faticheremmo a immaginare la crescita del settore in Sicilia. In questi tre decenni abbiamo accompagnato cambiamenti profondi, economici, tecnologici e culturali, rimanendo sempre fedeli alla nostra missione: mettere al centro la persona che lavora e l'impresa che investe.”

In un comparto che evolve rapidamente, con una domanda sempre più segmentata ed esigente, la sfida è presidiare l'intero ventaglio di competenze e prolungare la stagione turistica. Un impegno da costruire all'interno dell'Ente, dove associazioni datoriali e sindacati siedono allo stesso tavolo.

Il turismo è uno dei motori principali dell'economia siciliana - ha ricordato - ma resta un settore fragile, esposto alla stagionalità, ai cambiamenti dei flussi e alle crisi internazionali. Non basta più raccontare i numeri a consuntivo: dobbiamo essere in grado di anticipare i cambiamenti.”

Da qui l’esigenza di istituire un Osservatorio in grado di mettere a sistema i dati su movimenti turistici, livelli occupazionali, tipologie contrattuali, competenze richieste, andamento della stagionalità e fabbisogni formativi, così da offrire un quadro continuo e aggiornato del turismo in Sicilia. Uno strumento non solo descrittivo, ma operativo.

Imprese e lavoratori - ha sottolineato il presidente - ci chiedono di essere un punto di riferimento. Avere dati affidabili e condivisi significa programmare meglio i corsi di formazione, sapere quali profili professionali serviranno tra uno, tre, cinque anni, capire dove intervenire con misure di sostegno nei periodi di bassa stagione, orientare le politiche pubbliche e il welfare bilaterale.”

Spitalieri ha quindi evidenziato come il turismo nell'Isola stia cambiando: accanto alle grandi città d'arte e alle località balneari, crescono i segmenti esperienziale, enogastronomico, slow e dei borghi, mentre i viaggiatori richiedono servizi più qualificati, sostenibilità e un uso intelligente delle tecnologie digitali.

“Se vogliamo che la Sicilia resti competitiva nel Mediterraneo - ha aggiunto - dobbiamo conoscere bene dove stiamo andando: quali mercati crescono, quali segmenti si sviluppano, quali competenze mancano nelle nostre aziende. È qui che un Osservatorio condiviso tra parti sociali e istituzioni può fare la differenza”.