×

Il manale

Ecco cosa mettere nel kit per 72 ore di sopravvivenza in caso di guerra nucleare

Resilienza e responsabilità: il vademecum francese per 72 ore di autonomia, kit di sopravvivenza, comportamenti d'emergenza e difesa dalla disinformazione

Luigi Ansaloni

20 Novembre 2025, 20:25

Guerra in ucraina

Ecco cosa mettere nel kit di sopravvivenza

Guerre, epidemie, attentati, minacce nucleari e calamità naturali: la parola chiave è «resilienza» per i cittadini francesi, che ora possono consultare il manuale predisposto dal governo e dedicato alla preparazione individuale in caso di emergenza.

Il vademecum, annunciato nei mesi scorsi, illustra il kit di sopravvivenza e i comportamenti da adottare nelle prime fasi di una crisi. «Tous responsables. Face aux risques, agissons» («La responsabilità è di tutti, dinanzi ai rischi, agiamo») è il titolo del documento, disponibile online sulle principali piattaforme istituzionali francesi.

L'invito è a garantirsi 72 ore di autonomia per alleggerire il carico sui soccorsi nei momenti più critici e salvaguardare la continuità della vita familiare e comunitaria. La resilienza viene definita come la capacità di resistere a un'aggressione o a una catastrofe, mantenere condizioni accettabili e tornare rapidamente alla normalità. Il manuale propone strumenti concreti per fronteggiare rischi naturali, tecnologici, sanitari e di sicurezza.

Prima indicazione: predisporre un “kit d’emergenza” per le prime 72 ore. Tre i principi basilari: alimentarsi e idratarsi, scaldarsi, curarsi.

  • Acqua (6 litri a persona)
  • Cibi non deperibili
  • Radio a batterie
  • Torcia e pile
  • Candele e accendini
  • Farmaci e materiale di primo soccorso
  • Copie dei documenti in busta impermeabile
  • Contanti
  • Caricabatterie e batteria esterna
  • Indumenti caldi e coperta isotermica
  • Utensili di base (coltellino multiuso, apriscatole)
  • Doppie chiavi
  • Occhiali di riserva
  • Giochi o libri per l’attesa

Il kit va collocato in un punto facilmente raggiungibile e verificato due volte l'anno, sostituendo scorte e batterie.

Il manuale elenca anche le condotte immediate in base allo scenario di rischio:

  • Alluvione: non utilizzare l'auto e non scendere nei seminterrati.
  • Incendi o incidenti industriali: ripararsi al chiuso e sigillare finestre e sistemi di ventilazione.
  • Sisma: cercare protezione sotto strutture portanti e allontanarsi da vetrate, uscendo all'esterno solo al termine delle scosse.

Sono indicati i canali ufficiali e i sistemi d'allerta: sirene con tre sequenze da 1'41" e notifiche FR-Alert sugli smartphone. La regola generale in caso di allarme è: cercare riparo, evitare telefonate non indispensabili, seguire gli aggiornamenti via radio e tv e non recarsi a prendere i figli a scuola, dove sono previsti piani specifici di messa in sicurezza.

Un capitolo è dedicato alla disinformazione, alimentata da video artefatti generati dall’Intelligenza artificiale e da possibili ingerenze straniere. Parigi invoca una rigorosa “igiene digitale” e invita i cittadini a non diffondere contenuti non verificati.

Nel contesto internazionale attuale, si ricorda inoltre che un impiego esterno delle forze armate non può essere escluso a priori. “Avere coscienza della realtà non significa cedere all’allarmismo”, avverte l’opuscolo, sottolineando che la Francia resta una potenza nucleare ma potrebbe essere bersaglio di operazioni ibride anche sul proprio territorio.