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I numeri

Le strade siciliane si riempiono di sangue proprio nel giorno dei ricordo delle vittime degli incidenti

L'ultimo sinistro mortale a San Gregorio: alle 15 un 50enne è stato falciato nel momento in cui scendeva dall'auto in panne. Eppure i dati parlano di incidenti in calo in tutta Italia nel 2025

Leandro Perrotta

16 Novembre 2025, 16:35

17 Novembre 2025, 00:33

Incidente in autostrada

Oggi è la Giornata del ricordo delle vittime della strada, dedicata alla sicurezza stradale. Secondo le stime diffuse da Aci e Istat, nel primo semestre 2025, in Italia, si è registrata «una diminuzione degli incidenti stradali con lesioni a persone, dei feriti e, soprattutto, delle vittime entro il trentesimo giorno dall’evento».

Eppure questo 16 novembre in Sicilia è stato un giorno particolarmente negativo. Tanti infatti gli incidenti mortali. L’ultimo, alle 15, lungo autostrada A18 in direzione Catania: un 50enne, circa 600 metri prima del casello di San Gregorio, è stato investito dopo essere sceso dall’auto, a quanto pare per una foratura. Aveva appena chiamato la Polizia Stradale per avvertire che la sua auto si trovava in un punto pericoloso, ma prima che la pattuglia arrivasse l’uomo è sceso dall’auto ed è stato centrato in pieno. Questa mattina, un motociclista palermitano è morto a Reitano, in provincia di Messina. Nella notte un drammatico incidente autonomo a Montevago, in provincia di Agrigento, ha spezzato la vita di un ragazzo di appena 16 anni di Santa Margherita di Belice, Carlo Pendola. A Palermo un ciclista è deceduto dopo un malore.

Un altro grave incidente è avvenuto nel centro di Priolo Gargallo: un’auto è piombata sul marciapiedi falciando tre persone, tra cui un minore, per il quale è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso. E incidenti mortali si sono verificati anche in altre parti d'Italia: a Milano è morto un 20enne dopo lo scontro tra un suv e un'utilitaria.

I dati

Nonostante gli allarmanti fatti di oggi, tra gennaio e giugno 2025 si sono verificati 82.344 incidenti con lesioni a persone, un calo del 1,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Ci sono anche meno feriti, 111.090 (-1,2%) e 1.310 decessi (-6,8%). In media, ogni giorno si sono contati 455 incidenti, 614 feriti e oltre 7 vittime, pari a quasi 19 incidenti/ora e quasi 26 feriti/ora, 1 vittima ogni tre ore e mezza. A riportare i dati sugli incidenti è l’Asaps, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale.

Guardando agli ultimi due decenni, «le vittime di incidenti stradali si sono ridotte del 60,1% rispetto al primo semestre 2001. Negli ultimi anni, tuttavia, il progresso appare rallentato. Rispetto al primo semestre del 2019, anno di riferimento scelto dalla Commissione Europea per il programma Road Safety Policy Framework 2021-2030, che punta a ridurre del 50% le vittime e i feriti gravi entro il 2030, si osserva, infatti, un calo contenuto di incidenti (-1,5%) e feriti (-5,0%) e una più marcata riduzione dei decessi (-14,6%). La diminuzione delle vittime rappresenta un progresso verso gli obiettivi europei, ma il percorso per dimezzare i morti sulle strade entro il 2030 resta ancora impegnativo».

Rispetto al primo semestre del 2024, le vittime invece «aumentano sulle autostrade (+4,4%), mentre diminuiscono sulle strade urbane (-8,4%) e su quelle extraurbane (-7,1%). Nel complesso, gli incidenti avvengono più spesso sulle strade urbane (73,3%), ma quasi la metà delle vittime (49,1%) si registra sulle strade extraurbane, dove gli impatti risultano mediamente più gravi. Il confronto con il 2019 mostra, tuttavia, una situazione più favorevole per tutte le tipologie di strada: le vittime sulle autostrade (-33,4%) risultano inferiori, mentre il calo si attesta al 12,4% sulle strade extraurbane e al 12,2% su quelle urbane. Nei primi quattro mesi del 2025, il traffico autostradale complessivo (circa l’80% della rete) è aumentato dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2024: +0,4% per i veicoli leggeri e sostanziale stabilità per i pesanti (-0,04%). Sulle strade extraurbane principali il traffico è rimasto pressoché invariato, con un +2% per i veicoli pesanti e un calo analogo per quelli leggeri».

L'appello del Papa

Papa Leone XIV all’Angelus ha ricordato «tutti coloro che sono morti in incidenti stradali causati troppo spesso da comportamenti irresponsabili. Ognuno faccia su questo un esame di coscienza», ha detto il Pontefice.