Dopo il rogo
Incendio alle Ciminiere, lunedì riunione con deputati Ars e consiglieri. Trantino: «Aiuto immediato per il rifacimento»
Il primo cittadino: «Gli uffici stanno già lavorando alacremente e mi hanno dato una quantificazione che si aggira intorno ai 17 milioni. E vediamo quindi cosa accade»
Di buon mattino un post su Facebook quasi a volere esorcizzare il dispiacere e lo sconforto per l’anfiteatro “Ciotolone” andato completamente distrutto, nel tardo pomeriggio la prima risposta concreta sul da farsi: «Per lunedì ho convocato la deputazione regionale e tutti i consiglieri provinciali alla Città Metropolitana per vedere se è possibile immaginare un aiuto immediato per programmare i lavori di rifacimento dell’involucro e della sala da 1.200 posti».
A parlare a La Sicilia è il sindaco Enrico Trantino che sottolinea come «gli uffici stanno già lavorando alacremente e mi hanno dato una quantificazione che si aggira intorno ai 17 milioni. E vediamo quindi cosa accade».
Per uno strano scherzo del destino, l’amministrazione di Città Metropolitana «era già sul pezzo» sottolinea il primo cittadino. «Martedì mattina - spiega - quando il rogo non era all’orizzonte, a Città Metropolitana avevamo definito il percorso per chiedere a Cassa Depositi e Prestiti le risorse per realizzare il progetto della riqualificazione di tutte Le Ciminiere. Perché considerando che da circa 35 anni, da quando sono nate, non si interveniva, avevamo pensato di fare un lavoro importante, da circa 40 milioni di euro. Adesso chiaramente alla luce di quello che è accaduto - che da un lato ci demoralizza e dall’altro ci conforta perché la sala da 600 posti è rimasta integra - stiamo rivedendo il tutto, aggiornando il piano economico».
Melior de cinere surgo (“Sorgiamo migliori dalle ceneri”) motto strettamente legato alla città per via della sua storia di ricostruzione dopo disastri naturali come l’eruzione dell’Etna del 1669 e i terremoti successivi torna quantomai attuale. L’iscrizione sulla Porta Ferdinandea, realizzata nel 1768, rappresenta la resilienza della città dopo essere stata distrutta più volte e la capacità di rialzarsi più forte.
Il post social dicevamo, in cui il primo cittadino non nasconde una certa emozione.
«Catania ha reagito a ben più tragiche calamità - scrive il sindaco Trantino sui social - adesso è il momento di mostrare la nostra attitudine alla resilienza per ricostruire, non solo un simbolo, ma un importante centro convegnistico che ha prodotto cultura, eventi di richiamo nazionale e la crescita di due generazioni. Non ci scoraggiamo. Dalle ceneri siamo sempre risorti».
Una risposta immediata, dunque, per un centro fieristico che rappresenta oggi uno dei simboli della lentissima rinascita urbana e culturale della città etnea, sebbene la sua lentissima realizzazione sia stata segnata da intoppi burocratici e scandali che sfociarono in un processo per tangenti erogate a diversi politici siciliani.