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Calatabiano

«Nessuna speculazione sul nostro territorio»

Il sindaco dopo la conclusione del contenzioso legale sulla trasformazione di un capannone agricolo

Redazione Catania

08 Novembre 2025, 23:51

«Nessuna speculazione sul nostro territorio»

Piena ragione al Comune nel contenzioso legale con due imprenditori che avrebbero voluto avviare un’attività commerciale di “Emporio di casalinghi e abbigliamento” in un capannone in zona agricola autorizzato nel 2017 per la trasformazione di prodotti agricoli.

I proprietari dell’immobile avevano ottenuto nel 2021 il cambio d’uso a capannone commerciale, pochi mesi prima dell’intervento sostitutivo dell’Amministrazione comunale in carica disposto dal ministro dell’Interno a ottobre, con l’insediamento di una Commissione prefettizia. Gli stessi proprietari avevano poi affittato l’immobile a un imprenditore cinese, già titolare di altre attività commerciali a Giardini Naxos e Taormina, che aveva presentato, pochi mesi prima delle elezioni del 2023, una comunicazione per l’avvio dell’attività commerciale. Dopo l’insediamento della nuova Amministrazione Petralia, l’Ufficio tecnico aveva bloccato l’esercizio dell’attività commerciale in quanto non compatibile urbanisticamente in zona agricola e vietata dalle disposizioni del Piano commerciale comunale. Sia i proprietari che l’imprenditore affittuario presentarono separati ricorsi al Tar di Catania per l’annullamento dell’atto amministrativo adottato dal Comune, chiedendo anche il risarcimento di presunti danni per oltre 400mila euro. Nel 2024 il Tar respinse i ricorsi, confermando la legittimità degli atti adottati dal Comune; quindi i ricorrenti privati proposero appello per la riforma della sentenza con richiesta di sospensiva, ma anche stavolta, nel settembre scorso, il Cga di Palermo ha ritenuto che le motivazioni a supporto degli atti del Comune fossero state giuste e adeguate, rigettando l’appello e condannando i ricorrenti al pagamento delle spese del giudizio.

«Con queste duplici e consecutive sentenze favorevoli - spiega il sindaco Antonio Petralia - abbiamo messo fine alla discutibile prassi, adottata dalle Amministrazioni precedenti, di rilasciare permessi di costruire in zona agricola che consentivano interventi aberranti di trasformazione urbanistica che hanno prodotto solo consumo indiscriminato del territorio e consentito usi delle costruzioni realizzate difformi rispetto quelli consentiti. La fermezza con la quale abbiamo difeso in sede giudiziaria le nostre ragioni vuole essere un messaggio chiaro a chi vuole speculare sul nostro territorio».