Il Tribunale amministrativo regionale della Sicilia, sezione staccata di Catania, ha accolto l’istanza presentata da Filippo Tagnese e dall’Associazione Luca Coscioni, nominando un commissario ad acta per far sì che il Comune etneo dia seguito alla richiesta di adozione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba).
La decisione segue la sentenza del 12 maggio 2025 con cui i giudici amministrativi avevano già accertato il silenzio-inadempimento dell’ente, imponendogli di pronunciarsi entro 45 giorni.
Poiché tale termine non è stato rispettato, è stato designato come commissario ad acta il segretario generale della Città metropolitana di Messina, incaricato di assicurare, entro 180 giorni, la conclusione del procedimento volto all’approvazione del Peba.
«Si tratta di un risultato importante – dichiara l’avvocato Alessandro Gerardi, consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni – perché il Tar ha riconosciuto la fondatezza della nostra iniziativa e l’obbligo del Comune di rispondere alla diffida che avevamo presentato. Ora attendiamo che le istituzioni adempiano a quanto ordinato dal Tribunale, fornendo una risposta formale e motivata sulla richiesta di adozione del Peba. È un passo avanti significativo verso il rispetto dei diritti delle persone con disabilità, ma la partita non è ancora chiusa».
L’Associazione Luca Coscioni fa inoltre sapere che «continuerà a monitorare l’evoluzione del procedimento, affinché l’amministrazione comunale rispetti le tempistiche e gli obblighi stabiliti dal Tar e si arrivi finalmente a un piano concreto per rendere la città accessibile a tutte e a tutti».
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