L'allarme
Infezione all'occhio dopo intervento di cataratta in una clinica privata: 30 casi nella Sicilia Orientale. Aperta un'inchiesta
I pazienti sono ricoverati in prognosi riservata. Alcuni rischiano di perdere la vista. Il batterio è l'Enterococcus faecalis
Si sono sottoposti a un intervento di cataratta in una clinica privata catanese, ma qualche ora dopo che sono usciti dalla sala operatoria hanno cominciato ad accusare gravi problemi all'occhio. Dolori e offuscamento della vista. Sono quasi 30 i pazienti in tutta la Sicilia orientale che si sono recati al pronto soccorso. Da Catania fino a Ragusa. La diagnosi è sempre la stessa: infezione da Enterococcus faecalis. La notizia è stata anticipata ieri da Cataniatoday.it.
La mappa dei ricoveri
Da una ricognizione abbiamo cercato di avere una mappa della situazione. E anche della gravità dei casi. Al Cannizzaro di Catania ci sono quattro ricoverati: sono tutti in prognosi riservata. L'azienda ospedaliera ha fatto sapere che «ha attivato gli strumenti di profilassi utilizzati in casi simili come sanificazione straordinaria della sala operatoria e utilizzo di lotti diversi di materiali». Sono invece sei quelli ricoverati al Policlinico Rodolico San Marco: sono in prognosi riservata e sottoposti a terapia antibiotica (non in sala rianimazione). Altri pazienti sono finiti anche in altri ospedali della provincia etnea (fra cui anche il Centro oculistico europeo di Aci Castello). E anche a Ragusa ed Enna.
L'esposto del Codacons
Su quello che è successo è intervenuto il Codacons, che sta preparando un esposto. «Numerosi pazienti operati di cataratta in un centro privato sarebbero stati ricoverati in diversi ospedali cittadini per gravi complicazioni oculari», si legge in una nota. L'associazione di consumatori sta anche inviando «una segnalazione al ministro della Salute, chiedendo di avviare verifiche immediate per accertare cause, responsabilità e possibili omissioni nei protocolli di sicurezza sanitaria».
«Le infezioni riscontrate - ricostruisce il Codacons nella nota - avrebbero reso necessario un trattamento urgente con terapie antibiotiche mirate e, nei casi più gravi, un nuovo intervento chirurgico. Le direzioni sanitarie degli ospedali che hanno accolto i pazienti avrebbero avviato procedure straordinarie di sterilizzazione e profilassi nei locali e nelle sale operatorie, mentre in alcune strutture pubbliche gli interventi di cataratta sarebbero stati temporaneamente sospesi per consentire controlli approfonditi. Le prime ipotesi formulate in ambito medico - aggiunge il Codacons - parlano di una possibile contaminazione ambientale o di carenze nelle pratiche di sterilizzazione del materiale chirurgico. Tuttavia, le analisi preliminari sui filtri e sui liquidi utilizzati avrebbero confermato la piena sterilità dei prodotti, lasciando aperta la pista di un’eventuale anomalia legata alla gestione o alla manutenzione delle sale operatorie del centro privato coinvolto».
L'inchiesta della procura di Catania
La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta sui ricoveri nei pronto soccorso del capoluogo etneo di almeno una decina di persone operate di cataratta lo stesso giorno in una clinica privata. Alcuni dei pazienti hanno subito danni all’occhio operato e per questo il reato ipotizzato è di lesioni gravissime per avere causato l’indebolimento del senso visivo. L’inchiesta è coordinata dal pool di magistrati coordinati dalla procuratrice aggiunta Agata Santonocito.