Acireale
Capomulini, quando “l’unione fa la forza”: ripuliti spiagge e fondali
Due associazioni attive sui social hanno convolto i volontari in una iniziativa ambientale. «Chi vive qui deve attivarsi concretamente»

Acireale. Fare la differenza partendo da una piccola community online è la base da cui sono partiti Rosario Grasso, proprietario della pagina Facebook “Anche questa è Acireale”, progetto nato inizialmente per far conoscere sul web i luoghi meno conosciuti della città, e Fabio Galeandro, proprietario della pagina “Capomulini nel cuore”.
Alla base di questo loro desiderio di migliorare il territorio, la scelta di organizzare una mattinata di pulizia della spiaggia e dei fondali di Capomulini. «Vivo a Capomulini da diversi anni e, da quando mi sono trasferito, mi sono sempre impegnato per il decoro del borgo - spiega Galeandro - da qui il mio bisogno di attivarmi».
L’iniziativa è partita da un gruppo spontaneo di cittadini e di volontari attivi sui due gruppi Facebook, che si sono mobilitati in un concreto esempio di attivismo che si muove in piccole comunità online, radicate tra gli utenti del territorio, per aggregarsi in azioni di cittadinanza attiva, il cui obiettivo è promuovere il benessere del territorio. «Serve dare risonanza a queste iniziative, per coinvolgere sempre più persone nella tutela del territorio» commenta Fabio Galeandro.
Fondamentale è stata la collaborazione con i sommozzatori del Sigonella Scuba Club e del Dive on Scuba Center che, spiega Galeandro, «su base volontaria, hanno contribuito alla pulizia dei fondali di Capomulini, a partire dalle 8:30, dando il via all’iniziativa». Successivamente, il focus della mattinata si è spostato sulla pulizia delle spiagge di Capomulini, un’attività che ha visto la partecipazione di diverse realtà associative: oltre ai promotori, hanno preso parte anche l’ente dell’Area Marina Protetta Isole Ciclopi, il Lions Club Catania Alcantara, Cleanup Sicily, organizzazione che si dedica ad attività di tutela ambientale con attività di sensibilizzazione territoriale.
Al successo dell’iniziativa ha contribuito anche la sinergia che si è registrata con le istituzioni e le aziende di settore: è stato infatti cruciale il supporto del Comune di Acireale, nel settore della gestione rifiuti e l’azienda Tekra, che hanno contribuito nel fornire il materiale per la raccolta rifiuti e al loro successivo smaltimento, come spiegano gli organizzatori dell’iniziativa.
«Tra i partecipanti, abbiamo registrato 15 persone attive nella pulizia dei fondali, mentre a terra ve ne erano 35 - spiega Rosario Grasso - quello che vorremmo ottenere con iniziative di questo tipo è coinvolgere sempre più i cittadini, oltre le associazioni partecipanti. È importante far capire alle persone che bisogna attivarsi e fare azioni concrete per migliorare il territorio che ci circonda e non fermarsi solamente ai giudizi sui social network.
Dare l’esempio e sensibilizzare la comunità è il chiaro messaggio che vogliono dare alla cittadinanza i due organizzatori. «Sulla spiaggia si trovano barattoli di crema solare ormai vecchi o lattine di Coca Cola dei mondiali del 2006 e queste cose non possono essere lì da sempre, per questo bisogna sensibilizzare la gente ed instaurare nei cittadini degli interrogativi» spiega Fabio Galeandro.
Entrambi infatti confermano la volontà nel portare avanti il percorso intrapreso, con iniziative analoghe da riproporre, perché concordi nell’affermare che anche un piccolo gesto possa fare la differenza nell’ispirare un cambiamento incisivo per tutti. E sulla necessità di insistere sulla sensibilizzazione dei cittadini per lasciare un mondo migliore alle generazioni future, continua Fabio Galeandro: «Noi speriamo che gli adulti spieghino ai bambini come comportarsi, è necessario far capire che alcuni comportamenti, come abbandonare un bicchiere di plastica o non raccogliere i mozziconi di sigaretta, sono sbagliati».
Giulia Bella