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Mafia
Altra stangata a Enzo Santapaola, nipote di Nitto: Oltre all'ergastolo 18 mesi di isolamento
L'ordinanza della Corte d'Assise d'Appello di Catania nei confronti del boss di Cosa Nostra
Un’altra stangata per Enzo Santapaola, figlio di Salvatore e nipote del capomafia Nitto. La Corte d’Assise di Appello, presidente Elisabetta Messina, ha determinato altri 9 mesi di isolamento diurno da aggiungere alla pena inflitta con sentenza all’ergastolo diventata irrevocabile il 5 dicembre 2024 per l’omicidio di Vito Bonanno, avvenuto il 19 ottobre 1995 sotto l’Etna Bar di San Giovanni Galermo.
Santapaola è stato ritenuto il mandante di quel delitto per cui già è stato già condannato Maurizio Zuccaro e Benedetto Cocimano, ma come autori materiali dell’assassinio. A inchiodare Enzo “u ranni” - per distinguerlo dal cugino Enzo, primogenito del padrino Benedetto - è stato Francesco Squillaci “martiddina” che dopo anni rinchiuso in carcere ha chiesto alla procura di Catania di essere sentito in veste di collaboratore di giustizia. Dai suoi verbali è nato il processo Thor che ha portato all’ennesima condanna per omicidio di Santapaola.
La pena ora è stata aumentata con il “procedimento di esecuzione”. «L’ulteriore durata dell’isolamento va stabilita nella misura massima di 9 mesi - scrive la Corte nell’ordinanza - è adeguata e proporzionata alla natura del reato e al grave fatto di sangue». Per effetto il collegio d’appello ha ricalcolato in 1 anno e 6 mesi la durata complessiva dell’isolamento diurno che dovrà scontare Santapaola, difeso dagli avvocati Valeria Rizzo e Salvatore Pietro Paolo Puglisi. Che potrebbero impugnare il provvedimento.
