×

Giarre

Fornitura dell’acqua pubblica, in città si susseguono i disservizi

A pochi giorni dall'adesione del Comune all’Ati idrico si moltiplicano le criticità. Le attuali carenze deriverebbero da un guasto al pozzo San Paolo

11 Ottobre 2025, 23:15

Fornitura dell’acqua pubblica, in città si susseguono i disservizi

Nella settimana in cui il Comune di Giarre, in linea con altri enti che hanno definito le procedure, ha trasferito la gestione del servizio idrico integrato al gestore unico d’ambito, siglando in Prefettura la convenzione con l’Ati idrico, si susseguono in città i disservizi nella fornitura dell’acqua pubblica.

Da giorni, ripetutamente, nelle ore centrali, si registrano ammanchi di acqua a macchia di leopardo sul territorio comunale, con particolari sofferenze per i quadranti urbani del centro storico. A patire i maggiori disagi sono i quartieri popolari di corso delle Province e gli insediamenti abitativi del gigantesco rione popolare Jungo. Lamentele sui social di cittadini e operatori commerciali, su tutti le lavanderie industriali e quelle self service. Carenze idriche che, si apprende dall’ufficio acquedotto comunale, dipenderebbero, in questo caso, da un guasto di natura elettrica. Disfunzioni non meglio definite in qualche cavo interrato che alimenta la pompa idraulica principale del pozzo San Paolo a Macchia da cui dipende gran parte della fornitura idropotabile cittadina. Carenze alle quali il Comune, invero, ha tentato di sopperire ricorrendo a forniture extra di pozzi privati che, tuttavia, a causa di problematiche tecniche di natura elettrica hanno assicurato solo modiche quantità di litri d’acqua/secondo. Dal Comune si apprende che la ditta che nei mesi scorsi si è occupata di ripristinare una delle pompe idrauliche del pozzo San Paolo di Macchia, effettuerà già la prossima settimana le necessarie verifiche dei cavi elettrici o di altre disfunzioni che hanno dato origine all’avaria della pompa. Ma, ad oggi, non si hanno notizie precise circa la durata dei tempi per l’eliminazione delle attuali criticità.

Frattanto cresce il malumore dei cittadini per i disagi patiti. E in molti temono che il passaggio all’Ati idrico possa avere delle conseguenze negative con un decentramento e un rallentamento delle attività manutentive. Dal prossimo primo dicembre entrano in vigore gli accordi sanciti dalla convenzione tra l’Ati idrico che rappresenta i 58 Comuni della provincia di Catania e la Sie (Servizi Idrici Etnei). Tutta la gestione operativa, tra cui la manutenzione degli impianti e della rete, i rapporti con i fornitori esterni, pagamento delle utenze energetiche, passerà alla Sie, mentre ai Comuni rimarrà la proprietà dei pozzi comunali e della rete idrica. Le tariffe a copertura dei costi del servizio rimarranno invariate. Il Comune di Giarre annualmente sosteneva costi gestionali per oltre 3 milioni di euro, tra forniture, gestione dei pozzi e manutenzioni della rete idrica.