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Sanità

Policlinico di Palermo, eseguiti tre interventi di riparazione di aneurisma dell’aorta con l'intelligenza artificiale

Tre riparazioni d’aneurisma aortico al Policlinico Paolo Giaccone: prima applicazione italiana di Cydar Medical per interventi endovascolari ibridi più precisi e sicuri

Luigi Ansaloni

07 Ottobre 2025, 11:47

Intervento Policlinico arto

L'intervento al Policlinico

Nell’Unità operativa complessa di Chirurgia vascolare del Policlinico “Paolo Giaccone” sono stati eseguiti con esito positivo tre interventi di riparazione di aneurisma dell’aorta, utilizzando per la prima volta in Italia il sistema di intelligenza artificiale Cydar Medical. Il software, impiegato per supportare la pianificazione, l’esecuzione e la revisione di procedure endovascolari guidate da fluoroscopia, rientra in un progetto di ricerca europeo di cui il Policlinico palermitano è, finora, l’unico centro italiano coinvolto.

Le operazioni, considerate un passo avanti rilevante per la disciplina, sono state condotte dal professor Felice Pecoraro, direttore dell’Unità, insieme alla sua équipe altamente specializzata. I casi trattati riguardano due pazienti con aneurisma dell’aorta sotto-renale e un paziente con aneurisma toraco-addominale, patologie potenzialmente gravissime se non affrontate tempestivamente.

I malati sono stati selezionati dopo un’accurata valutazione clinica e diagnostica e sono seguiti con controlli periodici nel percorso post-operatorio.

“Per la prima volta in Italia – afferma il professor Pecoraro – abbiamo utilizzato il sistema di intelligenza artificiale Cydar Medical che integra informazioni anatomiche in tempo reale, migliorando l’accuratezza e la sicurezza delle procedure. Durante gli interventi, abbiamo combinato un approccio chirurgico mininvasivo con componenti endovascolari. Questo approccio ibrido ha consentito di ridurre notevolmente il trauma chirurgico, abbreviare i tempi di recupero post-operatorio e diminuire la perdita di sangue, garantendo inoltre una maggiore precisione nel posizionamento della protesi e riducendo l’esposizione a radiazioni e al mezzo di contrasto”.

I pazienti stanno bene e hanno già ripreso le abituali attività, confermando l’efficacia del trattamento e l’elevata qualità dell’assistenza ricevuta.

Il professor Pecoraro aggiunge: “È stato determinante il ruolo della governance aziendale del Policlinico, che ha sostenuto con decisione questo progetto innovativo, rendendo possibili procedure così complesse. Un sentito ringraziamento va alla Direttrice generale e all’intera Direzione strategica per il supporto”.

Soddisfazione anche dalla direzione dell’AOUP. La manager Maria Grazia Furnari sottolinea: “Siamo estremamente soddisfatti di poter offrire ai nostri pazienti procedure all’avanguardia. L’adozione di sistemi di intelligenza artificiale non rappresenta solo un’opportunità per migliorare la qualità delle cure, ma segna anche un passo significativo verso un’assistenza sanitaria sempre più personalizzata e precisa. Tuttavia, è essenziale sottolineare che l’IA non è un sostituto delle competenze e dell’esperienza degli operatori sanitari. Queste innovazioni sono uno strumento complementare che supporta i professionisti nella loro attività quotidiana, non sono, e non possono essere, un’alternativa alle loro intuizioni e valutazioni cliniche. Le decisioni in ambito medico richiedono un approccio umano, empatia e una profonda comprensione delle specificità dei singoli pazienti, aspetti che solo un professionista della salute può garantire. La nostra visione è quella di utilizzare l’IA come un alleato strategico nella pratica clinica. Solo attraverso un equilibrio tra innovazione tecnologica e competenze umane possiamo garantire un futuro in cui la medicina sia efficace, sicura e, soprattutto, umana”.