infrastrutture
Porto turistico mai nato, il caso approda al Cga
Intanto l’Autorità portuale avvia le prime opere di manutenzione e bonifica

Il porto Grande di Siracusa
È attesa al Consiglio di giustizia amministrativa la fissazione del giudizio di ottemperanza reso dalla terza sezione del TAR di Catania, con cui è stata annullata la concessione n. 1645 del 19 ottobre 2007 rilasciata dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente alla società Marina di Archimede SpA, per la realizzazione di un approdo turistico nel Porto Grande per la costruzione dell'omonimo porto turistico che, come si sa, è poi naufragato. La pronuncia, pur impugnata davanti al CGA, risulta esecutiva, non essendo stata disposta alcuna sospensione cautelare da parte del giudice di appello. Con sentenza del giugno 2023, il TAR di Catania ha ordinato all’Assessorato Territorio e Ambiente di dare esecuzione al titolo.
In attesa del definitivo giudizio di ottemperanza, l’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale ha affidato l’appalto per il servizio di manutenzione ordinaria delle aree comuni a verde pubblico, il decespugliamento, la potatura del secco e la messa in sicurezza connessa alla salubrità ambientale. Il servizio comprende anche la raccolta e lo smaltimento della montagna di rifiuti solidi urbani e speciali che si trovano all'interno dell'area demaniale Marina di Archimede. Il servizio è stato affidato a luglio alla società Biogreen srl che ha fatto pervenire un'offerta per importo totale di 32.250 euro. Si tratta di uno dei primi appalti, esitati dall’AdSP, che riguardano interventi nel Porto Grande, passato lo scorso anno alla competenza dell’Autorità portuale. Un altro appalto (109 mila euro) aggiudicato riguarda i lavori di manutenzione straordinaria e di messa a norma del capannone industriale presente al molo Sant’Antonio per la realizzazione degli spazi interni della nuova stazione marittima del porto; un altro affidamento riguarda i servizi di progettazione esecutiva per i lavori di manutenzione straordinaria dell’impianto elettrico e di illuminazione del molo Sant’Antonio e del piazzale della Capitaneria di porto (55 mila euro).